Favolacce outsider ai Nastri d’Argento, i premi assegnati dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani, testa a testa con Pinocchio con nove candidature ciascuno. A contendere l’ambita statuetta come miglior film ai fratelli D’Innocenzo e Matteo Garrone, Gli anni più belli di Gabriele Muccino, Hammamet di Gianni Amelio e La Dea Fortuna di Ferzan Ozpetek. Eccezionalmente sono 10 gli autori selezionati per la migliore regia, in gara insieme ai candidati per il miglior film, Pupi Avati, Cristina Comencini, Pietro Marcello, Mario Martone e Gabriele Salvatores. 40 i film italiani selezionati, usciti per via delle sale chiuse sulle ‘piattaforme’.
Nastri d’Argento all’insegna della solidarietà con il cinema più ‘invisibile’: talenti, tecnici e grande artigianato ai quali, oltre al riconoscimento dei premi, c’è l’augurio di poter tornare presto al lavoro riaccendendo i set e le luci in sala.
A dare l’ annuncio ufficiale delle candidature alla 74,ma edizione, la presidente del Direttivo del SNGCI Laura Delli Colli, in diretta streaming dal museo MAXXI di Roma. Gli anni più belli, con 8 nomination, è anche tra i film più candidati di quest’anno insieme a La Dea Fortuna, Il Sindaco del Rione Sanità di Mario Martone e Martin Eden di Pietro Marcello (questi ultimi, 7 nomination ciascuno). Con cinque candidature li inseguono Hammamet di Gianni Amelio, Tornare di Cristina Comencini, Tutto il mio folle amore di Gabriele Salvatores e Il primo Natale di Ficarra e Picone, in cinquina per la migliore commedia dell’anno con Figli, l’ultimo film scritto da Mattia Torre diretto da Giuseppe Bonito, Lontano lontano di Gianni Di Gregorio, Odio l’estate di Massimo Venier e Tolo tolo di Luca Medici.
Sei gli autori delle opere prime in gara: Stefano Cipani con Mio fratello rincorre i dinosauri, Marco D’Amore con L’Immortale, Roberto De Feo con Nest, Ginevra Elkann con Magari, Carlo Sironi con Sole e Igor Tuveri (Igort) con 5 è il numero