Un documentario al giorno, da guardare gratis, in streaming, seduti comodamente sul proprio divano: è questa l’iniziativa social lanciata dal Festival dei Popoli, il Festival Internazionale del Film Documentario, che quest’anno giunge alla sua 61/ma edizione.
L’iniziativa, dal titolo #ipopolirestanoacasa, consiglierà al pubblico giorno per giorno un documentario, che è stato proiettato durante le edizioni passate, da guardare comodamente da casa su una serie di piattaforme “libere”. Il festival, sui propri social, suggerisce titolo e i meccanismi per attivarsi alla proiezione.
Dal viaggio che attraversa l’Algeria con Karim Sayyad e il suo “Of sheep and men” (su Amazon Prime Video) alla musica di “It Might Get Loud” di Davis Guggenheim (su Raiplay) fino a “If Only I Were That Warrior” del regista di Valerio Ciriaci che ha aderito all’iniziativa rendendo pubblico il link del suo video (sulla piattaforma Vimeo). Tra gli altri anche il documentario “Chaco” di Fausta Quattrini e Daniele Incalcaterra su Raiplay (vincitore del 59° Festival dei Popoli) che ci porteranno in Paraguay per seguire la battaglia di un uomo (lo stesso regista) contro la deforestazione di una parte del Chaco paraguyano.
“Questa iniziativa – afferma Claudia Maci, direttrice organizzativa del Festival dei Popoli – nasce dal desiderio di dare il nostro piccolo contributo in un momento in cui tutti siamo chiamati a restare a casa per affrontare quest’emergenza. Nel tentativo di ribadire l’importanza della cultura in una situazione così delicata, portiamo una selezione dei nostri documentari nel quotidiano degli italiani. Un momento di evasione, di condivisione e di riflessione, per continuare ad assolvere la vocazione del festival anche a distanza: essere una finestra sul mondo”.
“Se è vero che i festival – ha spiegato Alessandro Stellino, direttore artistico del Festival dei Popoli – rappresentano un baluardo contro l’atomizzazione e la virtualizzazione dell’esperienza culturale, mai come in questo momento il cinema deve farsi luogo resistente di aggregazione. In attesa di riempire nuovamente le sale, e recuperare la dimensione collettiva della partecipazione agli eventi, diventa necessario essere connessi, uniti, benché a distanza, anche grazie alle visioni proposte in questi giorni dal Festival dei Popoli: un modo per ritrovarci fuori e liberi di essere altrove nell’attesa e nell’isolamento”.
“Il Festival dei Popoli – aggiunge Vittorio Iervese, Presidente del Festival dei Popoli – è stato sempre attratto dalle storie ai marigini, quelle che si faceva fatica ad incontrare e conoscere. Ed ora che siamo noi nella condizione di chi non può incontrarsi e farsi sentire non potevamo essere assenti. Questo perdiodo cambierà tante cose della nostra vita ma certamente non renderà meno importante il bisogno di condividere storie, immagini, emozioni. Guardate i film che vi proponiamo e starete un po’ meglio”.
Per maggiori informazioni: https://www.facebook.com/festivaldeipopoli/