Durante la Rassegna “Calcata Film Festival: l’evoluzione della settima arte”, organizzata nella suggestiva località laziale, sono stati presentati otto lungometraggi e altrettanti corti con diverse tematiche: alcune dolorose e sconcertanti, altre più leggere, anche se con messaggi importanti, altre ancora hanno invece raccontato la Storia dell’Italia attraverso immagini emozionanti.
Tra i lavori programmati, ha suscitato particolare interesse “La città d’acqua”, un documentario realizzato da Pierfrancesco Campanella con la regia di Emanuele Pecoraro, dedicato a Bagnaia, storica località del viterbese, che unisce paesaggi suggestivi a importanti opere artistiche e architettoniche. Per questo lavoro si è volutamente scelta una cifra stilistica di tipo “vintage”, con una fotografia che suggerisce atmosfere d’altri tempi, in un’epoca nella quale prevale l’asettico “digitale”.
L’incontro con i registi che hanno accompagnato i loro film è stato stimolante e ricco di aneddoti e curiosità che hanno acceso un vivo dibattito. Se l’obbiettivo era la conferma del “cinema come fattore di sensibilizzazione”, bisogna ammettere che è stato pienamente raggiunto. Gli autori intervenuti al “Calcata Film Festival” sono stati Fabrizio Maria Cortese, che ha portato “Ho amici in paradiso”; Alessandro Valori con il suo film “Come saltano i pesci”; Emilio Briguglio con “Una nobile causa”; Alfonso Bergamo e il suo “Il ragazzo della Giudecca”; Davide Iannuzzi con il videoclip musicale “On the road”, Emanuele Pecoraro che ha diretto il già citato“La Città d’acqua” e, infine,Franco Mariotti con il film documentario “Alcide De Gasperi Il miracolo incompiuto”.
Ma il calendario della manifestazione è ben più ampio: da una retrospettiva dedicata a Stefania Sandrelli con la proiezione di suoi film storici ad alcune importanti “lezioni” su come si realizza un film e sul tema “cinema e web”. Infine due interessanti Mostre: la prima sulle attrezzature degli anni ’30, l’altra invece una galleria fotografica dedicata Anna Magnani