Le macerie che ti lascia la guerra sono interiori, aberranti come il potere del denaro. Il grande drammaturgo Eduardo De Filippo lo racconta nella sua Napoli Milionaria, rivisitata per la tv dal regista napoletano Luca Miniero, in onda su Rai 1 lunedì 18 dicembre in prima serata. “Ha dà passà ‘a nuttata”. Questa l’ultima battuta che invita alla speranza di “Napoli milionaria!”, messa in scena da Eduardo al Teatro San Carlo di Napoli nel marzo del 1945. È la fine della pièce, ma anche la ripartenza della famiglia Jovine, la cui integrità è stata messa a dura prova dalla fame e dalla guerra. Un’attesa che diventa speranza silenziosa e che riguarda un intero Paese che aspetta di risvegliarsi dopo cinque anni di conflitto.
In questo scenario, reso ancora più palpitante dall’ambientazione che Miniero dà alla commedia girando nel vicolo Scassacocchi di Forcella con i suoi veri abitanti, si muovono Gennaro Jovine (Massimiliano Gallo), sua moglie Amalia (Vanessa Scalera) e i loro tre figli (Vincenzo Nemolato, Carolina Rapillo, Andrea Solimena), affiancati da Errico “Settebellizze” (Michele Venitucci) che gestisce un traffico di borsa nera con Amalia. La guerra e la miseria cambieranno le coordinate morali dei componenti della famiglia Jovine e li guideranno verso una possibile riconciliazione, dalla quale ognuno di loro avrà qualcosa da imparare.
Questo quarto appuntamento televisivo con la collection di trasposizioni del Teatro di Eduardo (Il 2 gennaio andrà in onda il quinto, Non ti pago) ci riporta intatta tutta l’umanità della drammaturgia del suo autore, arricchita da un’intensa interpretazione di Massimiliano Gallo e Vanessa Scalera, immersi nei dolori, ma anche nelle gioie del vicolo, che sa strappare un sorriso quando meno te l’aspetti.
Dopo Filumena Marturano, Vanessa Scalera non voleva interpretare Amalia, poi ha accettato questo difficile ruolo, immaginandola frenetica, che procede a piccoli passi. “Quando Amalia diventa ricca col contrabbando mi sono divertita a far risuonare il testo originale”, spiega l’attrice, presentando la commedia nella sede Rai di Roma con il cast.
Gallo ha dovuto dimagrire di cinque chili per entrare nei panni di Gennaro. “E’ un mio sogno che si realizza, era una prova incredibile da affrontare, è un dramma che segue i personaggi nella loro crescita, nei cambiamenti. Eduardo si è sempre divertito a raccontare come eravamo, aveva capito prima di tutti quanto fosse folle la nostra economia, era già critico verso un linguaggio che il popolo non può capire”.
“Il tema della guerra è attuale, ma qui si racconta l’avidità, l’arricchimento che porta alla perdita dei valori – precisa Miniero -. L’ho raccontato con modernità senza stravolgere il testo di Eduardo che anticipa anche il racconto di una Napoli da cartolina, da sceneggiata”.
E’ un testo profetico, pessimista, anche nel film De Filippo spinge sull’amarezza, la guerra tira fuori il peggio di noi, ma la pace non risolve.
Dal 18 dicembre su RaiPlay è disponibile una raccolta di quaranta commedie originali, capolavori di cui è stato autore e interprete l’indimenticabile Eduardo.