Il cinema d’archivio mostra la sua vitalità e la sua capacità di rielaborare il passato in processi estetici e critici tutti contemporanei. Un cinema al confine tra privato e pubblico, tra poetico e politico. Lo ritroviamo nella seconda edizione di UnArchive Found Footage Fest, il primo festival interamente dedicato al riuso creativo delle immagini, ideato da Luca Ricciardi,diretto da Alina Marazzi e Marco Bertozzi, a Roma dal 28 maggio al 2 giugno, ideato e prodotto dall’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico ETS in collaborazione con Archivio Luce – Cinecittà, con il patrocinio del MiC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo.
Cinque location, 116 opere tra lungometraggi, cortometraggi, installazioni e performance per un mosaico multidimensionale che racconta le diverse modalità di riuso creativo, i suoi protagonisti, le loro pratiche ed estetiche. Forme molteplici accolte in altrettanti spazi nel quartiere Trastevere: le tre sale del Cinema Intrastevere ospitano le proiezioni di film; il locale Live Alcazar è dedicato alle performance dal vivo; l’Accademia di Spagna a Roma è la sede di panel e tavole rotonde; il Tempietto del Bramante e Vicolo Moroni per le installazioni artistiche. Tutto alla presenza di importanti ospiti internazionali, che accompagnano le loro opere in un aperto dialogo con il pubblico.
Al centro del programma il Concorso internazionale, dedicato a opere audiovisive di qualunque genere, formato, durata e nazionalità, caratterizzato dall’uso libero e creativo di materiali d’archivio.
Ricchissima e articolata la programmazione Fuori Concorso. Tra le novità la sezione Processi d’archivio, focus dentro le aule dei tribunali grazie alle immagini d’archivio di alcuni tra i più famosi processi della storia, guidati dagli autori, Sergei Loznitsa, Eyal Sivan, De La Orden, che interrogano la natura umana, le radici della violenza, l’idea di giustizia. E ancora, focus dedicati al regista palestinese Kamal Aljnfari e sull’opera di Bill Morrison; film provenienti dal Centre Pompidou e dalle scuole di cinema internazionali, una selezione di cortometraggi peruviani.
Da non perdere le installazioni nel Tempietto del Bramante e a Casa Borelli in vicolo Moroni, le Live performance musicali all’ Alcazar, gli approfondimenti con gli artisti all’ Accademia di Spagna al Gianicolo, le masterclass con Loznitsa e Sivan.