Rai2 presenta il suo nuovo show da prima serata
Chi è il più grande italiano di tutti i tempi? Stabilirlo sul serio sarebbe arduo, ma non lo sarà per Rai2 che dal 20 gennaio alle 21,05 per quattro puntate farà scendere in gara una cinquantina di talenti nostrani vissuti dal secondo millennio a oggi, tra i quali il pubblico a casa decreterà il preferito, il più amato, il più ammirato, insomma “Il più grande”. A condurre questo nuovo programma (nato da un format della BBC che ha già mietuto successi all’estero) in diretta dallo studio Cinecittà 3 (700 metri quadrati con una platea di 400 persone , 2 mega schermi, speciali impianti di luci bianche ed effetti) ci saranno il lanciatissimo Francesco Facchinetti e Martina Stella, una postazione Internet e una di Radio2 collegate in diretta col pubblico a casa. I confronti tra i “grandi” in gara saranno spesso imbarazzanti, irriverenti e le eliminazioni irrispettose: «Ma è un gioco» mette le mani avanti l’autore del programma Giovanni Benincasa. Più che un programma televisivo è un’elezione, perciò, per evitare polemiche, i politici viventi non sono ammessi!
Chi dunque incarnerà maggiormente gli italici valori, l’identità nazionale tra Laura Pausini e il grande Leonardo da Vinci, Fiorello e Padre Pio, Giotto, Dante, Carducci, Pavarotti e Mike Bongiorno? La sfida sarà a suon di documenti storici originali o in versione fiction, reperti filmati pescati nelle ricche teche della Rai, televoti e pure di persona (i pochi attualmente in vita). Tra momenti di intrattenimento e di talk show tra storici e opinionisti (Vittorio Sgarbi, Pietrangelo Buttafuoco, Tinto Brass, Mara Venier e Giulia Innocenzi) che diranno la loro su Garibaldi e Pascoli, Sordi, Magnani e Mazzini, Fausto Coppi e Giovanni XXIII, Marco Polo, Benigni, San Francesco e Mastroianni, Caravaggio e Marconi, Colombo, Leopardi, Volta e Galileo, Mina, Totò e Santa Rita da Cascia. E che dire della sfida a colpi di televoto tra Michelangelo, Rita Levi Montalcini, Sofia Loren e Pertini, Giuseppe Verdi, Manzoni, Gassman e Aldo Moro, Falcone e Borsellino, Enzo Ferrari, Eduardo, Fellini, Valentino Rossi.
Insomma come mettere a confronto il diavolo e l’acqua santa. Ma il bello del programma è proprio questo, assicurano gli autori e il direttore della rete, Massimo Liofreddi, che punta a rendere Rai2 sempre più “effervescente”. In Inghilterra il programma si concluse con un ballottaggio all’ultimo sangue tra Churcill e Lady Diana e alla fine lo statista ebbe la meglio. In Francia nella finale giocata nientemeno che in Senato, De Gaulle batté Pasteur mentre negli Usa Reagan vinse su Lincon e in Germania Adenauer strappò la palma a Martin Lutero. Facchinetti, già testato a “L’Isola dei famosi” e “X Factor” e con un contratto triennale con la Rai in mano, ha avuto la meglio sul principe Emanuele Filiberto nell’aggiudicarsi la conduzione dello show. «Francesco ha un futuro su Rai2, la sua capacità è indubbia, sul mercato dei giovani conduttori è il numero uno» spiega Liofreddi, che a febbraio gli affiderà pure la serata in omaggio a Mino Reitano.
E condurre un Sanremo? Francesco si schernisce: «È il sogno di tutti ma è come scalare il K2 – dice Francesco – ho cominciato solo due anni fa, ho avuto fortuna ma ho ancora tanta strada da fare». Intanto studia un po’ di storia d’Italia, si mette in gioco con tutto il suo entusiasmo, rubacchia dai conduttori big. «Guardo tutti e carpisco – ammette -, solo se hai la base puoi improvvisare . Da Mike ho imparato a rispettare il pubblico, da Baudo l’istituzionalità, da Gerri Scotti a non sbagliare mai una parola, dalla Ventura a fare una tv istintiva, urlata, poi aggiungo i miei modi di dire. Bisogna studiare, provare, assimilare passo dopo passo». Tra i cinquanta big in gara per chi fa il tifo? «Il mio favorito – dice – è un ibrido con la testa di Mazzini e il corpo di Garibaldi».