Un bel film può valere più di cento sedute psicoanalitiche. E’ il regalo che il regista Christophe Honoré ha fatto a Chiara Mastroianni rendendola protagonista assoluta e bravissima di Marcello Mio, la commedia brillante e commovente, elegante e ironica, passata dal Festival di Cannes alle nostre sale. Nell’azzeccatissimo cast, nei ruoli di sè stessi, Catherine Deneuve, Fabrice Luchini, Nicole Garcia, Benjamin Biolay, Melvil Poupaud, Stefania Sandrelli e, in un ruolo immaginario, Hugh Skinner.
Prodotta da Les Films Pelleas con Bibi Film, Lucky Red e Rai Cinema, la pellicola ruota magnificamente e in modo molto originale tra il sogno e la realtà, intorno al ricordo assillante di Chiara del mitico padre che la porta a trasformarsi in lui riportandolo in vita nei gesti, nel parlare, nel vestire come lui.
Christophe le mette al fianco un’impareggiabile Catherine Deneuve, imbastendo per loro i dialoghi perfetti che scorrono tra madre e figlia, contornate dalla schiera dei loro veri amici attori, con uno strepitoso Luchini, ironico, bizzarro, stralunato, affettuoso. Inventa anche una divertente partecipazione della Sandrelli al programma tv italiano condotto da Francesca Fialdini, in cui l’attrice deve riconoscere Marcello celato tra sei personaggi.
La storia parte da un’estate particolarmente tormentata, in cui Chiara decide di far rivivere suo padre attraverso sé stessa: si veste come lui, parla come lui, respira come lui, con una tale forza che chi le sta intorno comincia a crederci e a chiamarla “Marcello”.
“Mastroianni era un uomo irresistibile e un grande attore, una figura mitica del cinema degli anni ’60 e ’70. L’idea originale era quella di raccontare la vita quotidiana degli attori quando non lavorano su un set cinematografico. È un modo molto particolare di relazionarsi con il mondo. Lasciarsi filmare ha delle conseguenze per loro anche quando la telecamera non li guarda più- spiega il regista -. Ho voluto ritrarre la mia attrice preferita in Francia, Chiara Mastroianni, nei suoi momenti ordinari di relativa inazione quando non sta girando, la sua vita quotidiana in un ritmo familiare. Inoltre, Chiara è un’attrice singolare perché nessuno può fare a meno di pensare che la sua vita e la sua vita cinematografica siano la stessa cosa. Perché i suoi genitori, si sa, sono due glorie del cinema mondiale”.
Questo è il sogno di Chiara, che sogna di essere Marcello, che è anche il padre dei suoi sogni. Per molto tempo è stata ridotta a essere la figlia di…con tutta la violenza e a volte la cattiveria che questo comporta. Una riduzione un po’ mortificante. Marcello Mio le rende onore e giustizia.