Il tempo è maturo per il ritorno dei Vendicatori al cinema, mancava solo lui…
I Buoni sentimenti alla fine pagano sempre. È quanto vuole dimostrare Captain America – Il primo vendicatore, ultima produzione in 3D dei Marvel Studios diretta da Joe Johnston, nelle sale del mondo dal 22 luglio. Il protagonista, l’attore americano Chris Evans, esordisce nei panni del gracile Steve Rogers, buono e assai tenace ma mingherlino, che accetta di sottoporsi a un esperimento scientifico per diventare agile e muscoloso e potersi finalmente arruolare nell’esercito americano, che l’ha più volte respinto, per partecipare oltreoceano alla Seconda Guerra Mondiale e sconfiggere il nazismo.
Trasformato nel super-soldato Captain America, protetto dall’impenetrabile scudo a stelle e strisce, armato soprattutto di amore, compassione, altruismo e spirito di sacrificio, si lancerà in furibondi combattimenti per distruggere la potente e malefica organizzazione Hydra comandata dall’ altro supermacho di laboratorio e braccio destro di Hitler “Teschio Rosso” (Hugo Weaving). Al suo fianco l’amico del cuore (Sebastian Stan), l’immancabile burbero colonnello (Tommy Lee Jones) e la bella e algida soldatessa (Hayley Atwell) che gli ruberà il cuore.
Il personaggio dei fumetti Marvel, tra i più longevi e amati dal pubblico americano, fu creato nel 1941 da Joe Simon e Jack Kirby come emblema degli ideali di giustizia e utilizzato come veicolo di propaganda contro il nazismo come dimostra la copertina della prima edizione in cui l’eroe salva il mondo sferrando un pugno a Hitler. Difficile la scelta dell’attore che gli avrebbe dato corpo (anzi due!) nel film. Lo stesso Evans, dopo aver indossato i panni della Torcia Umana nella serie cinematografica “I Fantastici Quattro”, non voleva interpretare un altro supereroe.
A conquistarlo sono stati la sceneggiatura, i costumi, i disegni e l’insistenza del regista e dei suoi amici. E la sua bella faccia, pulita e rassicurante, lo rende credibile e tenerissimo. Come volevano sia lui che il regista, che non hanno puntato a realizzare l’ennesimo film d’azione supertecnologico in 3D ma, puntare piuttosto sui sentimenti che hanno reso l’eroe tanto famoso negli States. Il risultato è un film coinvolgente, ironico e pure emozionante, che cattura non solo gli amanti del genere.
Si può già definirlo un “prequel”, visto che il finale apertissimo del film, che fa “risvegliare” l’eroe ai giorni nostri, fa intuire un secondo capitolo che lo vedrà impegnato a combattere i “cattivi” potenti moderni e le ingiustizie sociali. Sicuramente è il “prequel” del prossimo film I Vendicatori diretto da Joss Whedon, sugli schermi dal prossimo maggio, che riunirà per la gioia degli estimatori, tutti i supereroi di casa Marvel, da Iron Man a Thor.