L’alta sartoria maschile di Luca Litrico, le preziose creazioni della stilista Maria Celli, il ri-uso creativo della designer Ludovica Cirillo, l’evoluzione del totally unnecessary di Gianluca Mannara, la “bag d’ artista” di Marina Santaniello, l’ inconfondibile design degli abiti di Massimiliano Giangrossi , l’arte orafa di Gaia Caramazza, le borse di tendenza di Easy e di Gloria Giglietti, la linea T-shirt vip mania di Diana Dieppa, la perfomance dello stilista Mario Costantino Triolo con la sua capsule “Following 10for”.
Sono solo alcuni dei brand che hanno invaso «Le Salon de la Mode – Il valore del Made in Italy» ideato da Gabriella Chiarappa nel corso di Altaroma, ispirato a quello del ‘600 di Catherine De Vivonne, marchesa di Rambouillet .
Nello storico Palazzo Falletti di via Panisperna 207, sede della C&G Academy, piccole sfilate si sono materializzate tra le centinaia di visitatori, tra cui numerosi personaggi dello spettacolo, ravvivate dalla possente voce della soprano Eleonora Buratto sulle note di “Casta Diva” dalla Norma di Bellini.
Un progetto elaborato in collaborazione con Emilio Sturla Furnò, Marco Scorza, l’Associazione italiana di consulenti d’immagine Immaginati e l’Università San Domenico International Campus, per raccontare la Moda e le sue suggestioni e dar vita a un format che vede protagonista lo stile unico e non convenzionale della grande italianità.
La selezione dei marchi è infatti il risultato di un’approfondita attività di ricerca delle tendenze del momento e di un’attenta analisi dei consumi svolta da un team esperto nello studio dei trend. Al gruppo di lavoro partecipa Giuseppe Fata, presidente dell’ Unione nazionale Camere Regionali della Moda.
Nel corso della manifestazione sono state premiate le grandi eccellenze di cinema, spettacolo, cultura e sport.