Le Marche, tra storia e cultura, hanno tessuto nel corso dei secoli un legame profondo con la Chiesa cattolica. Il loro passato, intimamente connesso con lo Stato Pontificio, dominio temporale dei papi, ha contribuito a plasmare l’identità e il tessuto sociale della regione. L’intreccio tra arte, cultura e spiritualità del territorio marchigiano è rappresentato dalla mostra “Papi e Santi marchigiani a Castel Sant’Angelo” dal 3 ottobre al 2 marzo nella suggestiva cornice delle Sale dell’Armeria Superiore, curata da Marco Pizzo e Maria Cristina Bettini.
Le figure dei santi marchigiani sono riuscite a caratterizzare perfettamente le istanze del loro tempo divenendo punti di riferimento religioso e artistico come, ad esempio, San Nicola da Tolentino, San Marcellino ad Ancona, la Santa Casa a Loreto giunta dal cielo, la via Lauretana. Un’occasione imperdibile per immergersi in una storia di fede e arte in un museo prestigioso come Castel Sant’Angelo, ma anche un’importante vetrina per la promozione del territorio marchigiano. Attraverso il dialogo tra arte sacra e storia ecclesiastica, questa esposizione invita i visitatori ad esplorare la regione per scoprirne le radici culturali e spirituali e le sue eccellenze
In mostra il panorama di abbazie, eremi, santuari, abbazie, cattedrali, testimonianze dell’arte romanica e rinascimentale, monasteri e luoghi di pellegrinaggio, entrando al loro interno per rivelarne le storie, in un intrigante intreccio di volti, tradizioni e memorie antiche, che dialogano con la contemporaneità. E così le figure dei nove papi, alle quali le Marche hanno dato i natali, vengono analizzate attraverso i tratti più caratteristici e significativi del rapporto tra territorio e fede.