Film, concerti, mostre, incontri, passeggiate per far conoscere l’Alta Irpinia. Dal 20 al 31 agosto nel suggestivo scenario della tratta ferroviaria dismessa Avellino-Rocchetta si svolgerà la seconda edizione dello Sponz Fest- Mi sono sognato il treno, sulle ritualità dello sposalizio e dell’unione, ideato e diretto da Vinicio Capossela.
Un viaggio a tappe tra i comuni di Calitri, Aquilonia, Andretta, Cairano, Conza della Campania, Lioni, Monteverde, Morra de Sanctis, Teora, per scoprire il patrimonio storico e mitico della zona, arricchito dal 28 al 30 agosto dal Calitri Sponz Film Fest, concorso internazionale di cortometraggi curato e diretto da Anna Di Martino della Cineteca di Bologna.
In gara 27 film spagnoli, italiani, francesi, brasiliani, iraniani, argentini, finlandesi per indagare, a volte in modo ironico, i vari aspetti dell’amore e del modo di stare insieme. Serate evento con la proiezione della versione restaurata del film di Vittorio De Sica Matrimonio all’italiana, della versione originale integrale de Il tempo dei gitani di Emir Kusturica, alcuni documentari del regista Luigi Di Gianni, film recenti, del passato e filmini amatoriali di nozze, musicati dal vivo. Saranno proiettati, tra gli altri, La settimana della sposa in cui Pierpaolo Pirone accosta due matrimoni di rito Greco Bizantino, uno attuale e uno degli anni ’50, in un paese di origine albanese in Basilicata; Scene di un matrimonio dell’800 a Calitri in cui la regista Cinzia Capua racconta le tradizioni dei matrimoni locali, con una ricostruzione in costume; L’esposizione del lenzuolo di Maria Angela Capossela e Liviana Davì sull’usanza tipica dei paesi del Sud di esporre il lenzuolo macchiato di sangue dopo la prima notte di nozze; Fuoristrada di Elisa Amoruso, sul matrimonio non convenzionale tra un meccanico divenuto donna e una donna romena che accetta il suo cambiamento; Sponz Kids, cortometraggi d’animazione per bambini.
In chiusura, sabato 30 agosto, il concerto di Vinicio Capossela con la Banda della Posta.
Una kermesse in cui musica, cinema, arte e letteratura declinano i temi legati al treno e all’immaginario che questo antico mezzo evoca, quali il confine, la frontiera, l’assenza, la separazione, la migrazione, l’avventura, il paesaggio, il cammino, l’attesa, il confronto sociale, con incontri, concerti, camminate, alternando musica e parole. Le stazioni, ormai da anni senza treni, saranno l’insolito e suggestivo palcoscenico dove fondere sogno e racconto. “Gli eventi – spiega Capossela- toccheranno un territorio tanto sconosciuto da diventare quasi immaginato, quello delle terre dell’osso interno dell’Alta Irpinia. Un’occasione unica per scoprire un territorio ancestrale, forte, nella stagione in cui la terra si tinge di nero, quasi a espiare il lutto del grano appena mietuto”.
Mi sono sognato il treno è la tipica espressione locale utilizzata per dire di qualcuno che si è messo in testa qualcosa di impossibile. Calitri, in provincia di Avellino, è una cittadina irpina di antichissima origine, dal ricco patrimonio storico e artistico, ribattezzato il “paese dello sposalizio”, di cui Capossela è originario. “E’ una bella occasione per fare comunità, per dare valore all’immaginario locale – spiega il musicista-. Il treno è un archetipo, da bambino ne ero affascinato. E’ come l’acqua: un bene comune. Invece oggi molte linee sono trascurate, non si può sopprimere alcune tratte solo perché antieconomiche”. A proposito delle unioni, Capossela è convinto che bisognerebbe fare una riflessione civile su come regolamentarle, come uscire dalle lunghe pastoie del divorzio. Il suo treno oggi? “Io sono uno specialista nel perderli e poi corrergli dietro – risponde ironico -. Sono mesi che dedico tempo e sogni a questo progetto, per condividere in modo concreto il fascino di certi luoghi”.
Ingresso gratuito a tutte le proiezioni
Sito ufficiale www.sponzfest.it