L’ America non giova ai registi di casa nostra. Ci provò Sorrentino con il grande Sean Penn, criptico protagonista di una storia contorta assai poco accattivante, e ora si perde nel varcare l’Oceano pure Paolo Virzì con due mostri sacri come Helen Mirren e Donald Sutherland, impareggiabili protagonisti degli ottuagenari in fin di vita Ella & John, nelle sale dal 18 gennaio con 01 Distribution. Risultato: prova non riuscita, malgrado l’indiscutibile bravura degli attori, per via di una storia opaca, prevedibile e ripetitiva, che non coinvolge lo spettatore, destando noia profonda.
Il regista toscano, che ci ha incantati con vicende originali, toccanti, divertenti e commoventi, e pure a tinte gialle, scivola stavolta sulla monotonia del racconto di un lungo sodalizio matrimoniale incrinato dall’ Alzheimer e dal cancro, che porta due coniugi a intraprendere una improbabile fuga da casa su un vetusto camper per rivivere come ultimo atto le emozioni di gioventù.
Virzì dirige questo road movie con la solita mano ferma, esaltando come sempre le capacità attoriali dei protagonisti, non riuscendo però a far passare dallo schermo allo spettatore la marea di sentimenti che coinvolgono la coppia durante il folle e tenero ultimo viaggio. Colpa degli sceneggiatori? Probabilmente, se pellicole toste e stupende come Ogni tuo respiro e Tre manifesti a Ebbing, Missouri hanno saputo travasare cascate di emozioni sugli spettatori, rendendo godibile e desiderabile l’ormai desueta abitudine di andare al cinema.