Un killer spietato ma sensibile sulle questioni di cuore; un’ex cameriera procace e arrivista che ha svoltato sposando un ricco camorrista, che escogita un trucchetto scopiazzando i film di 007 per non cadere vittima col consorte di una sanguinosa guerra tra bande e fuggire in incognito all’estero col bottino; un’ infermiera che involontariamente metterà a rischio il piano, rischiando la vita; un amore di gioventù mai sopito che innescherà una sanguinosissima carneficina. E’ il gustoso succo dell’esilarante commedia Ammore e Malavita sfornata in veste di musical in salsa napoletana dalla premiata ditta Manetti Bros., nelle sale dal 5 ottobre.
I due geniali fratelli romani Marco e Antonio Manetti rivisitano con sagace ironia la camorra verace e cruenta, quella che nel 2013 li portò al successo con Song ‘e Napule, ripescando i bravissimi Giampaolo Morelli (che guidano anche in Tv nella serie l’Ispettore Coliandro), Serena Rossi e Carlo Buccirosso, con l’aggiunta azzeccatissima di un’ironica Claudia Gerini, perfetta nei pacchiani panni della scaltra moglie del boss dalla battuta e dalla mossa pronte.
“Se un killer deve uccidere una donna e scopre che lei è l’amore della sua adolescenza, parliamo di amore o di malavita?” si sono chiesti i due registi quasi cinquantenni, che sono partiti da questa domanda e poi, raccontano, la storia si è dipanata quasi da sola.
Punto forte del film la colonna sonora (dei fratelli De Scalzi con testi di Nelson Garofalo e le coreografie di Luca Tommassini) che sottolinea i momenti salienti del film . “Non puntiamo al realismo ma alla verosimiglianza – spiegano -, il musical ci ha permesso di andare sopra le righe affrontando temi importanti, come l’amore e la morte, mantenendo un tono leggero e spettacolare”.
La città di Napoli è stata la loro fonte di ispirazione per questa sorta di divertente, anche se un po’ troppo lunga, sceneggiata. Una Napoli carica di umanità e non soltanto cupa e disperata come quella raccontata ultimamente da cinema e tv.