A 40 anni dall’uscita del film di Werner Herzog Fitzcarraldo, debutta un’opera lirica che ha come protagonista Roma, proponendosi al pubblico a bordo di un battello, originale e suggestivo palcoscenico in movimento tra gli scorci del centro storico dell’Urbe. Un’esperienza fantastica, emozionante, originale, ideata e diretta da Fabio Morgan con le musiche di Francesco Leineri, il libretto di Andrea Carvelli, realizzata in collaborazione con il Teatro dell’Opera di Roma, che porta per la prima volta l’opera dal vivo e in movimento sul fiume della città eterna. Un’opera performance creata da artisti giovani e bravissimi, che andrebbero maggiormente sostenuti e incoraggiati in questo loro cammino innovativo per avvicinare l’ opera lirica a un pubblico sempre più distratto e ipnotizzato dai social media.
Fitzcarraldo narra l’apocalisse della città di Roma tra le rovine del passato e la decadenza del presente ma che, attraverso il protagonista, disegna un possibile orizzonte di salvezza. L’Eroe visionario così diventa simbolo dello sforzo epico dell’uomo che sogna di forgiare a propria immagine la realtà, nella dialettica poetica, grandiosa e struggente tra Uomo e Ambiente che necessariamente ne consegue, in cui “chi sogna può muovere le montagne”. Il protagonista si fa alfiere di una nuova visione della città, in un’opera lirica inedita che si propone al pubblico a bordo di un battello, originale palcoscenico in movimento tra gli scorci unici del centro storico di Roma, dall’Isola Tiberina a Castel Sant’Angelo.
In una Roma post apocalittica, che si fa emblema di tutte le metropoli del mondo, l’opera performance è un viaggio a bordo di un battello verso una preistoria che si fa possibile luogo di rinascita: in questo omaggio inedito al capolavoro di Herzog, il protagonista Fitzcarraldo (interpretato dal baritono Giorgio Celenza), attraversa il Tevere insieme alla sua compagnia d’arte composta dalla prima attrice (la soprano Clara La Licata), dall’attore, (il tenore Antonio Sapio) e dall’aiuto regista (interpretato dal basso Yuri Guerra). Con loro, l’ensemble Musica Necessaria, composto dallo stesso Francesco Leineri insieme a Fabio Cuozzo alle percussioni e Luigi Ginesti al corno francese, la voce fuori campo (del controtenore Antonello Dorico) e La Cantoria del Teatro dell’Opera di Roma.
Speriamo ci siamo ancora molte repliche, tempo permettendo, e che un’iniziativa così valida e emozionante sia maggiormente pubblicizzata.