Festività al cinema. Ma solo per vedere film italiani. Che finalmente riescono a divertire il pubblico, dai gusti semplici ai più sofisticati. Parola d’ordine: non lasciarsi catturare dalle sirene dei blockbuster d’ Oltreoceano che per far rientrare i tanti miliardi spesi hanno monopolizzato tutte le multisale e lavato il cervello dei papabili spettatori con mirate campagne pubblicitarie milionarie, infilate dappertutto, per ingolosire e dirottare i boccaloni verso filmoni zeppi di splendidi effetti speciali, ma niente di più.
Si torna invece a ridere, e di gusto, con i cosiddetti “cinepanettoni” natalizi, confezionati dalle premiate ditte Medusa e De Laurentiis. La prima, col più artigianale Vacanze ai Caraibi di Neri Parenti, la seconda con l’esilarante commedia Natale col boss di Volfango De Biasi. L’ottimo Parenti ha resuscitato il classico e da molti tanto atteso “cinepanettone”, che certamente non deluderà chi chiede semplicemente di divertirsi con storielle un po’ pecorecce e pure un po’ scontate, condite da variegati rumori corporali, ma rese assai gustose dalla bravura dei collaudatissimi Christian De Sica, Massimo Ghini, Angela Finocchiaro, Dario Bandiera, Luca Argentero e Ilaria Spada. Un film a episodi, ricco di gag gustose e colpi di scena, con De Sica ex riccone fallito, che vuol maritare la figlioletta con l’attempato Ghini creduto milionario, che a suo volta tenta di appendere il cappello nella mega villa del futuro suocero. Il tecnologico-complulsivo Bandiera invece naufraga su un’isola deserta dove non c’è campo mentre la coatta Spada e l’integerrimo Argentero sono calamitati da irrefrenabile passione.
La vera sorpresa però la riservano i sempre geniali Lillo & Greg, maestri nei giochi di parole che, in Natale col Boss, puntando sull’equivoco tra Dicaprio e Di Capri, dovendo cambiare i connotati a un latitante boss camorista, invece di trasformarlo nel divo americano ne fanno l’esatta copia del popolare amatissimo cantautore partenopeo. L’idea ha conquistato De Laurentiis padre e figlio che per mettere a punto l’ottima sceneggiatura di questa divertentissima commedia degli equivoci, hanno affiancato alla surreale coppia di comici romani un team di sceneggiatori capitanato dallo stesso De Biasi. Azzeccato tutto il cast, che affianca ai due “chirurghi plastici” i due imbranati poliziotti Paolo Ruffini e Francesco Mandelli con la moglie “equivoca” Giulia Bevilacqua. Ma il vero colpo di genio è stato trasformare in attore un inaspettatamente ironico Peppino Di Capri, vera esilarante star del film, che interpreta se stesso e il boss suo clone. Si ride dall’inizio alla fine, con anche un imprevedibile colpo di scena che conclude la vera, rinata commedia all’italiana, data ultimamente per defunta.