Magistrati, un tema quanto mai attuale. Se ne occupa la fiction Libera, in onda da martedì 19 novembre in prima serata su Rai 1 per quattro puntate, diretta da Gianluca Mazzella. Si parla di giustizia, non tanto come istituzione, ma come mestiere di chi ogni giorno in un tribunale si trova a dover giudicare innocenti e colpevoli, distinguere il falso dal vero, e soprattutto trovare l’equilibrio nel giudizio. Lunetta Savino, protagonista assoluta della storia, dà corpo a una giudice considerata integerrima ma che si unisce a un criminale da strapazzo per compiere un’indagine segreta e rocambolesca. Al suo fianco, nei panni del pregiudicato, Matteo Martari, e poi il collega magistrato Gioele Dix, l’ex marito Claudio Bigagli, il capo Roberto Citran, la sorella Monica Dugo, la giovane nipote Daisy Piropan.
Cosa succede dunque quando la legge, il valore più alto nella vita di una donna magistrata, si scontra con il desiderio di farsi giustizia da sola? Il dilemma tra il rispetto della Legge e il desiderio di vendetta è il motore della storia di Libera Orlando, giudice del tribunale di Trieste. Tutto ha inizio quando la donna riesce a mettersi sulle tracce dell’uomo che ritiene colpevole della morte di sua figlia Bianca, avvenuta quindici anni prima.
Un legal drama, spiega il regista, che mischia giallo e commedia, suspence e azione, con un risvolto sentimentale che ravviva la storia. Girato tra il tribunale del centro storico e i sobborghi periferici dell’elegante e misteriosa Trieste.
Tutto ruota intorno alla strana coppia: lui incapace di restare nelle regole, lei che talvolta lo rimette in riga ma si prende anche delle licenze. Intorno a loro ruotano ignari di ciò che i due stanno tramando, l’affascinante magistrato che la corteggia, l’ex marito integerrimo funzionario di polizia, il procuratore capo carrierista che la detesta, la sorella veterinaria e la nipotina che in lei trova un’ affettuosa nonna attenta alla sua crescita.
“Siamo in un tema di piena attualità – conferma Dix -, lei è coinvolta pesantemente in una vicenda nera che potrebbe scatenare la sua voglia di vendetta”. “Un personaggio molto sfaccettato – spiega Savino -, che mi ha permesso di esplorare cose nuove, come le scene d’azione. Una sorta di Ulisse in gonnella, una donna in affanno, che affronta sfide faticose”.