The War – Il Pianeta delle Scimmie, terzo intenso capitolo della trilogia del regista Matt Reevese, porta nelle sale un cast stellare che si muove magicamente in un mondo sotto pressione. Al centro del film della Fox, la cruenta battaglia tra primati e uomini per il controllo di un pianeta allo sbando in cui il vincitore prenderà tutto. Il pubblico vivrà il momento cruciale che determinerà il futuro destino della civiltà umana, coinvolto nel conflitto interiore di Cesare, il nobile leader delle scimmie, che dovrà guidare la sua giovane società verso una nuova casa, lottando tra la sua fede nella famiglia e nell’onore e la voglia di vendetta per le perdite subite.
Tramontata la possibilità di una pace tra le due specie, un gruppo di soldati guidati dal terribile Colonnello, compie un ultimo attacco disperato, in cui Cesare perderà moglie e figlio e dovrà guidare le scimmie verso un futuro di speranza. Azione mozzafiato, che poggia sull’ intensa interpretazione di Andy Serkis, ancora nelle vesti del maestoso Cesare grazie agli innovativi effetti visivi della Weta Digital. Karin Konovalche è sempre Maurice, il fidato consulente di Cesare, Terry Notary è Rocket, il suo braccio destro, Judy Greer è la moglie del leader e Toby Kebbell il perfido Koba.
Nel terzo film Reeves segue le scimmie non solo in una guerra globale ma, soprattutto, sul piano psicologico. Cesare, in preda a forti dilemmi interiori, lotta per cercare di tenere a freno i suoi istinti più umani, in un conflitto interiore profondo e universale. In parte scimmia e in parte uomo, doveva essere un ponte tra le due società e invece innescherà una battaglia tra intelligenza, empatia, istintività, tipici dell’ essere umano. Un viaggio molto oscuro che mischia i generi road e action movie, guerra, western, avventura epica, per esplorare le emozioni di un leader.
Un racconto emozionale, a tratti noioso e ripetitivo, che mischia messaggi ecologici, ricordi di genocidi, oppressioni, in una cieca corsa alla supremazia. La vera guerra è nell’anima dei protagonisti che si contendono un mondo ormai devastato, in una realtà soffocante, claustrofobica, di cieca oppressione, dove l’unica via d’uscita sta nell’unione delle forze, principio che scimmie e uomini capiranno pagando un alto prezzo. Anche il messaggio è un po’ scontato: siamo sempre pronti a distruggere il diverso, anche innescando guerre mostruose.