C’è un’ Italia che non si accontenta di ascoltare le opinioni degli altri. Un’Italia che vuole dire la sua sui grandi temi del nostro tempo. Antonino Monteleone vuole rappresentare le idee di tutti non nella solita Italia di vetrina ma ne L’Altra Italia, in prima serata su Rai 2 ogni giovedì dal 2 ottobre. Un programma che attraverso un linguaggio contemporaneo vuole avvicinare i giovani alla politica, all’attualità, al costume, con reportage esclusivi, ospiti in studio e uno sguardo immersivo sui piccoli centri abbandonati, sulle periferie.
“Vogliamo rappresentare le idee di tutti, ma mettendo dei punti fermi, stimolando il dibattito, anche con interviste faccia a faccia”, spiega il giovane conduttore, che si è fatto le ossa sulle reti delle Tv private. Promette un approfondimento e un giornalismo di inchiesta con uno sguardo plurale, più comprensibile dalle nuove generazioni che ormai si dimostrano disinteressate alla politica, non vanno a votare.
Nella prima puntata Monteleone e la sua squadra puntano l’obiettivo sul paesino di San Luca, dove non c’è il sindaco perché non si vota. Un’area depressa in provincia di Reggio Calabria che non appare quasi mai in televisione se non per eventi clamorosi, per raccontare il disagio dei giovani che pensano di migrare. L’attenzione andrà anche sull’evoluzione dei conflitti in corso, sul nucleare nei progetti energetici per il futuro, sulla possibilità di realizzare il famoso ponte sullo stretto di Messina.