I cambiamenti climatici hanno pesantemente penalizzato la produzione di uva, ma i viticoltori non gettano la spugna. Ne sono un esempio i fratelli Ceracchi che anche per la prossima stagione hanno messo insieme un catalogo di bianchi e rossi di tutto rispetto. Ne hanno dato un assaggio durante la recente Festa dell’Uva di Velletri, dove appassionati seguaci di Bacco hanno potuto assaporare le mille sfumature del divino nettare prodotto in questo magico enclave dei Castelli Romani. Una kermesse coloratissima e…gustosissima, con fontane zampillanti vino, gare di spremitura, corse con le botti, musiche e balli folkloristici che hanno animato le tipiche piazze e viuzze del borgo laziale, magistralmente addobbate con i dolcissimi grappoli dorati, offerti alla folla festante dagli abitanti acconciati con i bellissimi abiti tradizionali. Raggiunti ad ogni angolo dai profumi dei tipici cibi locali, come le imperdibili ciambelle al mosto o gli impedibili Cellitti acqua e farina alla velletrana o con una magnifica pajata, fatti a mano e cucinati con maestria dall’instancabile squadra guidata dall’impareggiabile chef Paola.
Tornando al vino, signore della festa, a catturare l’attenzione tra i tanti espositori le bottiglie targate Ceracchi, titolari dell’ omonima azienda familiare nata nei primi anni dell’Ottocento e ora rimodernata dai due appassionati fratelli che, con grande tenacia e con la collaborazione di persone particolarmente capaci, hanno voluto in un posto antico nuovi vigneti e moderna cantina, nel rispetto di una tradizione vitivinicola che in questa zona si tramanda da secoli.
L’azienda si estende su terreni collinari di origine vulcanica basalti formata da basalti e tufi provenienti dalle viscere della terra, ricchissimi di sali e minerali che formano un terreno privilegiato e nel contempo drenante e fresco. Ogni vigneto, sia di uva bianca che rossa, nasce da uno scrupoloso studio del terreno, dell’ esposizione al sole e ai venti, della quota. La vite viene coltivata a spalliera, con un minimo carico di gemme e con trattamenti scrupolosamente calibrati, Si tratta certamente di un cru, situato nel cuore del VelletriDop, costituito da terreni omogenei, geograficamente individuabile e panoramicamente splendido,