Omicidi, escort, droga e buoni sentimenti nella fiction del mercoledì di Canale 5
«Dopo tantissimi preti, santi, impotenti finalmente un cattivo». Lo desiderava un ruolo così forte Daniele Liotti, che da mercoledì occuperà con Le due facce dell’amore, su Canale 5 in prima serata per sei puntate, il posto lasciato vacante da Gabriel Garko. Un’altra fiction con protagonista un bello, perfido, sanguinario criminale, condita di sesso, coca, escort, il tutto però stemperato dai buoni sentimenti, dall’amore. Sì, perché il nostro “Duca”, oltre che dei pacchi di soldi sporchi dei trafficanti colombiani, va anche a caccia del vero amore, quello con la ragazza della porta accanto (Nathalie Rapti Gomez), una sorta di moderna “Giulietta” della quale a suo tempo inguiaiò la famiglia nascondendo droga in casa loro, e che ora, sempre innamoratissima di lui, è pronta a sfidare i suoi, a mollare un’ambita carriera da magistrato, per un happy end col suo “Romeo”.
A metter loro i bastoni tra le ruote ci penserà la supermaggiorata, gelosa e invidiosa, amica di entrambe (Lola Ponce). La serie si aprirà con il ritrovamento del cadavere di un’amichetta del Duca, liquidata perché ormai molesta, sulla cui triste sorte indaga l’integerrimo e un po’ nevrotico poliziotto (Lorenzo Flaherty) che con la defunta ebbe in precedenza una love story. Insomma, ci sono proprio tutti gli ingredienti per farne una soap “sbanca ascolti”. Forse per questo i capi di Mediaset si sono spinti fin nella patria del melò televisivo, il Sudamerica, per accaparrarsi la serie colombiana Sin tetas no hai paraiso (Senza tette non c’è il paradiso), dall’omonimo bestseller di Gustavo Bolivar, preferendo però rifarsi all’adattamento che in Spagna ha furoreggiato per ben due anni consecutivi, e girando per la maggior parte in Argentina, con tanti attori locali.
E se si obietta che forse omicidi a sangue freddo, avidi sniffamenti di coca, orde di ragazzotte procaci e sculettanti, non siano proprio elementi educativi per i giovani telespettatori di prima serata, la risposta secca è: «È un prodotto per la famiglia, con i ragazzini accompagnati dai genitori che possono spiegare – taglia corto il responsabile fiction Mediaset, Giancarlo Scheri -. È un melò inserito in un ambiente malavitoso, tutte le grandi storie d’amore (e cita i vari Tristano e Isotta e Giulietta e Romeo) vivono in situazioni violente, devono essere contrastate per funzionare». E funzioneranno. Rende davvero bene Liotti, che lavora sempre più all’estero (ma presto tornerà sul grande schermo col film Sulla strada di casa con Claudia Pandolfi, Donatella Finocchiaro e Vinicio Marchioni).
«Questo ruolo me lo avevano già offerto in Spagna – dice l’attore romano -, ma ho preferito accettare di farlo nel mio paese. Sono un cattivo che però cerca l’amore vero, è il suo viatico per riscattarsi, ma lo fa con la persona sbagliata, che impersona purezza e pulizia». E Caterina, la sua giovane innamorata, ha proprio l’aria della brava ragazza, tutta 30 e lode. «Interpretarla mi ha fatto soffrire più di tutti gli uomini della mia vita – racconta la bionda, eterea Nathalie -. «È una davvero pura, che lotta contro la sua natura per salvare l’uomo che ama. Si troverà in situazioni terribili, arriverà ad autodistruggersi». Brava pure l’antagonista: «Gessica è spericolata, ambiziosa, sensuale, intuitiva – si descrive Lola Ponce -. Lei porta la passione, è disposta a tutto pur di cambiare la propria vita, l’ho costruita osservando tante donne così». Sue colleghe? «No, viste per la strada» nega lei. Insomma, avanti tutta con i minestroni sentimental-drammatici che, purtroppo, pare siano davvero ben digeriti dai telespettatori.