Dal 15 giugno al 14 luglio a villa Mercede (San Lorenzo) dalle ore 18.00
Nuove drammaturgie, teatro canzone, commedia, teatro civile, teatro danza, improvvisazione. Torna il Roma Fringe Festival, la grande festa del teatro, che si svolgerà dal 15 giugno al 14 luglio, con ben 79 spettacoli nel cuore verde dell’ottocentesca Villa Mercede, nello storico quartiere romano di San Lorenzo. Nove spettacoli a sera, 72 compagnie off provenienti da tutta Italia, con artisti indipendenti, tra cui Diego Bianchi alias Zoro (15 giugno), Johnny Palomba con le sue Recinzioni (22 giugno) Francesca Pirani e ’77 per una serata dedicata alla memoria collettiva del territorio (29 giugno), Roberto D’Alessandro con Terroni-150 anni di menzogne (6 luglio), 3 compagnie internazionali provenienti da New York, Gran Bretagna, Svezia per un totale di 230 repliche. Ogni settimana 18 compagnie andranno in scena per 3 volte dalla domenica al venerdì, con il sabato le due più votate della settimana e il “big”.
Un cartellone ricco, per un’offerta culturale e d’intrattenimento che spazia da installazioni artistiche ad aperitivi bio, dai workshop alla possibilità di assistere alle prove, dalle presentazioni di libri agli stand artigianali, equosolidali con prodotti “a chilometro zero” e spazi espositivi.
Protagoniste le compagnie “off” con le loro produzioni indipendenti che sfidano quotidianamente le leggi del mercato e sono gli ultimi baluardi di una tradizione di teatro antica, che in momenti di crisi, per sopravvivere, si rimbocca le maniche, si organizza e si produce da sola mettendosi in gioco, con ospiti internazionali provenienti da Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Gran Bretagna che offriranno una panoramica del contesto artistico internazionale, con il Patrocinio del World Fringe Network, guidato da Holly Payton e Cath Mattos del capostipite Fringe di Edimburgo che conduco e regolano gli scambi della rete fringe mondiale, cui finora hanno già aderito circa 80 festival.
«Il Roma Fringe Festival nasce dal bisogno delle compagnie off di tutta Italia di farsi vedere e sentire da un pubblico diverso dai soliti affezionati – spiega il direttore artistico Davide Ambrogi -. È il primo festival prodotto interamente dalle compagnie che, senza fondi, aiuti e sovvenzioni di qualsiasi genere, si mettono in gioco. Un trampolino da dove saltare per una nuova avventura. Per un mese, sei giorni a settimana ci saranno nove spettacoli differenti a sera, tre per palco su tre palchi differenti. Dall’improvvisazione al teatro di ricerca, dalla commedia al teatro canzone, alla danza. Lo spettatore potrà scegliere il suo spettacolo come davanti a una multisala cinematografica. E poi, essendo gli spettacoli di circa 50 minuti potrà anche scegliere di passare l’intera serata nel parco».