“Locarno: un festival che non sta mai fermo”. Così il direttore artistico Carlo Chatrian definisce la kermesse cinematografica arrivata alle 70esima edizione, che si svolgerà sulle sponde svizzere del Lago Maggiore dal 2 al 12 agosto. Un festival che per Chatrian si riprogetta anno dopo anno, aggiungendo iniziative e adattando il suo programma. Ci saranno, dunque, sale nuove e rinnovate, uno spazio per la parola, una finestra dedicata ai più giovani e un concorso digitale.
Ospiti di Piazza Grande saranno Noémie Lvovsky, Mathieu Amalric, Fanny Ardant, Mathieu Kassovitz, Vincent Macaigne, Vanessa Paradis, Jürgen Vogel, Irrfan Khan e Golshifteh Farahani, Adrien Brody, Aleksandr Sokurov, Catherine Breillat, Sabiha Sumar, Villi Hermann, Alina Marazzi.
Il Pardo d’onore andrà a Jean-Marie Straub, regista che insieme a Danièle Huillet ha indirizzato il cinema moderno. Il Pardo d’Onore Manor al regista, sceneggiatore e produttore statunitense Todd Haynes che presenterà Wondestruck e il suo film d’esordio del 1991 Poison.
La Retrospettiva dedicata a Jacques Tourneur non satrà un semplice tuffo nel passato. Attuale è la sua riflessione sulla paura, la sua indagine sui diversi, la sua visione dei rapporti interpersonali. La sua voce risuona anche nei diversi film che compongono il programma di Locarno, pensati e fatti nell’immediatezza e che hanno avuto bisogno di anni, se non decenni, per vedere la luce. Come Grandeur et décadence d’un petit commerce de cinéma di Jean-Luc Godard, pensato per la tv nel 1986 che vedrà la sua uscita in sala nel 2017, nella versione restaurata da Caroline Champetier. E La telenovela errante girata nel 1990 da Raúl Ruiz e mai montata, che racconta il presente: dall’invadenza delle immagini a un mondo di esseri che parlano nel nulla sul nulla, in concorso per il Pardo d’oro 2017 con altri 17 film che hanno illuminato, divertito, emozionato, messo in discussione.
Il Concorso Cineasti del presente comprende 16 titoli di cui 13 in prima mondiale che restituiscono l’immagine di un mondo le cui ferite sono ancora visibili, dove però l’elemento umano è tutt’altro che morente. Il Concorso Pardi di domani comprende 38 titoli divisi nei due concorsi, con film sperimentali, commedie, animazioni, saggi. La sezione Signs of Life si conferma un laboratorio per nuove narrazioni, nella forma corta e lunga, con 11 film in prima mondiale, tra opere di esordio e di registi già affermati.
Non potevano mancare nel programma i film americani: oltre alla science fiction What Happened To Monday? ci sarà la sorpresa al box office americano di quest’estate, The Big Sick, e l’imprescindibile blockbuster Atomic Blonde.
La musica rock chiude il programma con una produzione ticinese dedicata al gruppo Gotthard.
Particolare rilievo ha come sempre la presenza svizzera con cinque film, una coproduzione, la pre-apertura al Palexpo col film di Sabine Gisiger Willkommen in der Schweiz che parte da un fatto di cronaca per mettere in campo un’inchiesta a 360 gradi sul rapporto che la Svizzera ha avuto con i migranti. Svizzero è anche il produttore premiato con il Raimondo Rezzonico, Michel Merkt, con tre opere finaliste agli Oscar.