Grande successo per la nuova fiction Rai
Aveva chiesto al direttore di Rai Fiction Fabrizio Del Noce di ambientare la prossima serie a Lourdes. Ma Luciana Littizzetto il “miracolo” l’ha già avuto, dall’Auditel, sfiorando domenica sera la cifra record degli otto milioni di spettatori (e uno share del 28%) con la prima puntata di Fuoriclasse su RaiUno. Un debutto alla grande, dovuto forse anche al “traino” di Che tempo che fa, il programma di Fazio, dove ha tenuto banco fino alle 21,30 con le sue sempre frizzanti performance che hanno incollato al video quasi cinque milioni di teleutenti travasati poi, probabilmente, in massa da RaiTre a RaiUno.
Nella serie in sei puntate, liberamente tratta dai romanzi di Domenico Starnone sulla scuola, sceneggiata da Doriana Leondeff con Francesco Piccolo e Federico Starnone e diretta da Riccardo Donna, l’attrice piemontese interpreta una professoressa di lettere di un liceo scientifico torinese, con un figlio adolescente e un marito (Neri Marcorè) che l’ha appena mollata fuggendo su un’isola esotica con un’avvenente fanciulla. Intorno a lei ruota il variegato mondo della scuola: i colleghi odiati e amati, (tra cui Ninni Bruschetta, Roberto Citran, Germana Pasquero, Blas Roca Rey, Fausto Sciarappa, Vito), una suora come preside (Mariella Valentini), gli alunni adolescenti, tutti col loro fardello di problemi. «Ho insegnato per nove anni, alle medie, alle elementari, qui alle superiori, ci metto sempre la passione – commenta Luciana -. Abbiamo provato a raccontare una scuola vera, con dentro persone vere e storie vere, come quelle che accadono in migliaia di scuole italiane, vista attraverso gli occhi dell’insegnante di italiano Isa Passamaglia, che la ama profondamente e proprio per questo combatte per cambiarla».
Un anno scolastico intero raccontato con ironia, con un occhio “da ultimo banco”, quello del regista. «Respirare quel clima per ventidue settimane – racconta Donna – mi ha fatto ripensare alla mia carriera di pessimo studente, con all’attivo un nutrito palmares di bocciature. Con Luciana abbiamo lavorato insieme perché il suo personaggio avesse la stessa forza dirompente che la accompagna nelle sue uscite televisive, quando si misura con l’intrattenimento puro, ma cercando di far dimenticare al pubblico che dietro la prof. Isa Passamaglia c’è la Littizzetto, ma una donna sola e all’apparenza travolta dagli eventi alla quale affezionarsi». Madre adottiva di due ragazzi di tredici e sedici anni, Luciana racconta: «A volte i miei figli, uno in terza media e l’altra in terza liceo, dicono delle cose che mi fanno venire i capelli dritti. Ma anch’ io alla loro età ero ribelle. Meglio il buon esempio che le prediche».
Sulle accese proteste degli studenti contro la riforma della scuola Luciana dice: «Credo ci siano ragioni da ambo le parti. Il bello è che c’è stata una scintilla di vita in un paese in cui non si muove più niente, tranne quello che si sta muovendo in questi giorni e di cui avremmo fatto volentieri a meno. E, poi, se c’è stato tanto casino, bisogna parlarsi, cosa che in Italia non si fa più. Solo il dialogo ci può portare da qualche parte. E poi, tutto quello che arriva dagli studenti deve essere tenuto in considerazione».