La storia di sei ragazzi che, conseguita la maturità scolastica, decidono di partire per una vacanza in montagna, uniti in tutto e per tutto, lontani dai problemi della città e, soprattutto, lontani dalla propria famiglia. C’è Lorenzo (Marco Velluti), con un avvenire nello studio dentistico del padre, Giulia (Laura Chiatti), la sua ragazza, Max (Nicola Cipolla), un ragazzo disabile che fa di tutto per mostrarsi autosufficiente, Martina (Natalia Piatti), segretamente innamorata di Lorenzo, Enrico (Marco Casu), mentore del gruppo ed organizzatore dell’escursione, e Fava (Federico Battilocchio), non cattivo, ma selvaggio e dalle maniere poco dolci, il cui comportamento risente soprattutto del fatto di non essere abbastanza amato dai suoi. Un viaggio che li segnerà, lasciando in loro un vero e proprio cambiamento nel profondo dell’animo. Dopo l’esperienza televisiva di Zivago, Giacomo Campiotti, noto ai più per Come due coccodrilli, interpretato da Fabrizio Bentivoglio e Giancarlo Giannini, torna dietro la macchina da presa con un’opera che punta al pubblico degli adolescenti italiani, sfruttando un plot che non può fare a meno di interessarli.
Il difetto principale della pellicola va riconosciuto nel facile ricorso, a volte, a dialoghi eccessivamente infarciti di retorica che finiscono per rendere ridicole determinate situazioni (si pensi al discorso di Martina rivolto al cielo), inoltre Campiotti sembra riprendere diversi personaggi da Che ne sarà di noi di Giovanni Veronesi, in particolar modo quello di Fava e quello di Lorenzo. Ma, dal confronto con il film interpretato da Silvio Muccino, Mai + come prima esce a testa alta, grazie a personaggi abilmente descritti e all’ottima resa della maggior parte del cast, tra cui vale la pena di citare Nicola Cipolla, vero disabile, Natalia Piatti, nella vita reale nipote del regista, e, soprattutto, Federico Battilocchio che, nella parte di Fava, provvede a portare momenti politicamente scorretti (notare il suo punto di vista nei riguardi di Max), oltre a fornire il lungometraggio di indispensabili battute ironiche che contribuiscono ad assottigliare alcune sfumature che lo avrebbero reso grottesco. Infine, da segnalare, nei ruoli dei genitori dei protagonisti, alcuni volti noti della tv, come Lunetta Savino e Francesco Salvi di Un medico in famiglia, e facce caratteristiche del moderno cinema tricolore, tra cui Mariella Valentini (Vietato ai minori), Pino Quartullo (Quando eravamo repressi) e Emanuela Grimalda (Febbre da cavallo – La mandrakata). La sceneggiatura, invece, oltre che dallo stesso Campiotti, porta la firma di Alexander Adabashiyan, responsabile di svariati copioni di Nikita Mikhalkov, già al fianco del regista per Il tempo dell’amore e Come due coccodrilli.
di Mirko Lomuscio