In occasione dei 100 anni dell’assassinio di Rosa Luxemburg, teorica del socialismo rivoluzionario, l’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico invita lunedì 21 gennaio alle ore 16 alla Casa del Cinema di Roma (ingresso libero fino ad esaurimento posti) per la proiezione del film Rosa Luxemburg di Margarethe von Trotta, alla presenza della regista che parlerà della sua opera insieme al Prof. Pietro Montani.
L’iniziativa è realizzata con la collaborazione e il sostegno del Centro Sperimentale di Cinematografia, Goethe Institut, Scuola d’Arte Cinematografica Gian Maria Volonté e Casa del Cinema. Ad introdurre la serata saranno Vincenzo Vita, presidente della Fondazione AAMOD e Felice Laudadio, presidente della fondazione CSC.
Il pluripremiato film è un ritratto della coraggiosa rivoluzionaria, attivista politica, filosofa, esempio tuttora di un socialismo dal volto umano e icona del movimento operaio internazionale e antimilitarista.
La ricerca di Rosa Luxemburg per la von Trotta è stata la scoperta di una donna per la quale non c’era stato mai un tempo né uno spazio. Una donna poco amata, sia dal suo partito, la socialdemocrazia tedesca, sia dall’Internazionale, accusata di aver precipitato per avventurismo il fallimento della rivoluzione tedesca. Una donna di cui l’ultimo degli interessi fu la nazionalità e il primo la lotta contro la burocrazia, il potere, la guerra.
“Ci sono due tipi di film per me – dichiara von Trotta – quelli che vengono dall’interno e sono un viaggio nell’inconscio, e quelli che guardano al mondo, come è il caso di Rosa Luxemburg che era una rivoluzionaria radicale, non sopportava di vedere sangue e ha lottato per tutta una vita contro la guerra, con il sogno di poter creare una società migliore. Per il mio lavoro cinematografico è fondamentale comprendere che significa confrontarsi con la realtà, qualunque essa sia, e concepire trame in cui gli spettatori possano identificarsi con le situazioni e con i personaggi. Ma il personaggio ritratto dalla regista in questa opera, peraltro recentemente restaurata e ripresentata a Berlino proprio pochi giorni fa, va aldilà di un messaggio politico e ideologico preciso. Non faccio film per politica o per comunicare un mio preciso messaggio politico benché la politica interessi ed influenzi spesso anche la vita dei miei personaggi”.