Il ritorno alla commedia è ormai un dato di fatto per i giovani sceneggiatori e registi italiani visto che la maggior parte dei film usciti nelle sale (fatta qualche rara eccezione per Mario Martone e Matteo Garrone) sono caratterizzati dal ritorno, o dal rispolvero, della vis comica italiana e spesso partenopea. In questo filone si inserisce “Mariti in affitto” primo lungometraggio di Ilaria Borrelli, già nota al pubblico come autrice dei libri “Scosse”, “Liccatmì” e “Domani si gira”, saggio sulle avventure e le peripezie affrontate dalla regista per riuscire ad avere i finanziamenti per la produzione di questo film, avventura finita bene visto che il film è stato prodotto da un grande e “illuminato” produttore italiano come Massimo Cristaldi. Il film costato 2,6 milioni di euro, uscirà nelle sale il 2 aprile distribuito dalla Medusa e già venduto in sette Paesi con il marchio della William Morris, sarà presentato negli Stati Uniti il 20 aprile al LAIFA, il Festival del Cinema Italiana di Los Angeles, presentazione finalizzata alla distribuzione del film sul mercato statunitense. Produzione buona, dunque, un cast internazionale vista la presenza accanto a Pierfrancesco Favino e Maria Grazia Cucinotta, di Brooke Shield e del mitico Chevy Chase, che, come rivelato dalla regista, ha partecipato al film percependo soltanto la paga sindacale. La storia si svolge tra l’isola di Procida e New York e racconta il viaggio di Maria (Cucinotta) in America con i due figli alla ricerca del marito Vincenzo (Favino) partito tre anni prima alla ricerca della fama come scultore. Però arrivata a New York la donna si scontrerà con una realtà diversa perché il marito, nel frattempo, si è risposato con Charleene (Brooke Shields) che aspetta un bambino. Senza perdersi d’animo Maria tirerà fuori tutta la sua grinta per riprendere in mano le redini della sua vita e alla fine con un po’ di fortuna (siamo o non siamo nella terra promessa?) riuscirà a guadagnare milioni con la vendita dei suoi sandali artigianali con il plauso della nuova famiglia “allargata” e la complicità di Charleene. Con un taglio surreale e iperrealista la regista prende in giro certi maschi italiani, eterni Peter Pan, dediti solamente alla ricerca egoistica dei loro sogni, sotto le cure e la protezione della compagna-mamma e, nello stesso tempo, racconta la rivincita della donna indipendente che riesce ad affrontare la vita con maggior senso pratico. Il film, a volte esagera (volutamente?) con luoghi comuni sul machismo italiano, sulla famiglia italiana e su come vengono visti gli italiani dagli americani: cose già viste. Menzione speciale agli attori: Pierfrancesco Favino, tra i più versatili attori italiani, riesce sempre nella precisa caratterizzazione dei personaggi passando dal registro comico al drammatico con grande talento; Chevy Chase, strepitoso nell’interpretazione del venditore televisivo dove rivela tutto il suo talento comico all’altezza delle sue migliori interpretazioni del serial televisivo Saturday Night Live.
La colonna sonora del film comprende la canzone La forza delle donne, un brano appositamente scritto e interpretato da Gigi D’Alessio per l’amica ed ex compagna di conservatorio Ilaria Borrelli.
di Natalia Sangiorgi