Zero impegni, zero relazioni, uguale, zero possibilità di restare delusi. Uno sguardo ironico e dissacrante sullo stato attuale della coppia lo dà Giampaolo Morelli nel film L’amore e altre seghe mentali, nelle sale dal 17 ottobre con Vision Distribution. Una originale commedia sentimentale agrodolce che punta sulla poco frequentata al cinema pratica della masturbazione per evidenziare la paura di affrontare una realtà frustrante, evadendo dalle responsabilità che la vita in due normalmente comporta.
Al suo quarto film, prodotto da Giuseppe Saccà, Fulvio e Federica Lucisano, il cinquantenne attore napoletano ha interpretato, diretto e molto ben scritto, con Gianluca Ansanelli, questa storia divertente, caustica, realista, molto ben recitata, priva di qualsiasi volgarità, che fa riflettere sull’attuale solitudine umana e sulle scappatoie che si possono mettere in atto per non soffrirne troppo. Morelli ha azzeccato perfettamente anche il cast, dove primeggiano una Maria Chiara Giannetta collaudata dalle fiction e molto maturata come attrice, Leonardo Lidi, Marco Cocci, Giulia Fiume e Marco Messeri.
La storia mostra il quarantenne Guido (Morelli) che, dopo una grossa delusione d’amore, ha ormai ridotto la sua vita sessuale alla compulsiva pratica dell’autoerotismo. La sua dedizione al sesso virtuale gli consente di realizzare le sue fantasie senza alcuna implicazione nel mondo reale: basta indossare un visore per congiungersi con tutte le sue immaginarie ed eccitanti fanciulle. Gli sono accanto i suoi migliori amici: Niky (Cocci), ossessionato dalle relazioni online e Armando (Lidi), inconsapevolmente incastrato in un matrimonio già̀ finito da tempo. L’irruzione repentina di Giulia (Giannetta), la strampalata e sexy cameriera che lavora nel locale davanti al suo negozio, lo travolge risvegliando in lui le emozioni e i sentimenti di cui pensava di essersi liberato, dando il via ad un susseguirsi di situazioni comiche e imbarazzanti.
“Guido si ‘ammazza di pippe’ – scherza, ma non troppo, Morelli -. Ma non quelle ansiose e frustrate dei tredicenni coi brufoli. E neppure quelle torbide e cupe dei maniaci sessuali. Quelle di Guido sono per così dire, pippe gioiose e consapevoli, ha elevato la masturbazione a paradigma della sua vita affettiva – spiega l’attore presentando il film a Roma -. Nelle sue fantasie, aiutato dal metaverso, può scegliere con chi andare, sperimentare,esplorare, avventurarsi in territori sconosciuti e soprattutto, può fare tutto questo senza alcun legame. Nelle sue pippe è tutto perfetto. Una scelta sicuramente estrema, ma d’altronde basta dare un’occhiata allo stato delle coppie intorno a lui per rendersi conto che in fondo non si è perso un granché. Sarà l’incontro con Giulia, una ragazza semplice ma profondamente autentica, gioiosa e naif, a rimettere tutto in discussione. Per la prima volta qualcosa si incepperà nelle spensierate pippe di Guido. In un esilarante e metaforico gioco dialettico Giulia, pur nella fantasia erotica, si rifiuterà di concedersi tanto facilmente, invitandolo a mettersi in gioco sul serio”.
Sul mettere in primo piano un argomento spinoso e poco frequentato alla luce del sole come la masturbazione, Morelli dice: “Si è troppo impauriti per affrontare un linguaggio inusuale nella nostra commedia romantica. La sfida era riuscire a parlarne con equilibrio, senza scadere nella volgarità, toccare temi come la solitudine nel sesso e portarli in una commedia molto pulita, adatta a tutti”. E gli è perfettamente riuscito.