Nel centenario della nascita sarà dedicata a Stefano Vanzina, regista tra i più prolifici ed eclettici del panorama italiano, la mostra Steno, l’arte di far ridere. C’era una volta l’Italia di Steno. E c’è ancora, alla Galleria Nazionale D’Arte Moderna e Contemporanea di Roma dal 12 aprile al 5 giugno. E’ la prima mostra monografica a lui dedicata, curata da Marco Dionisi e Nevio De Pascalis, prodotta da Show Eventi, in collaborazione con CityFest.
Insieme a Monicelli, Risi e Comencini, Steno fu tra i padri della cosiddetta commedia all’italiana, maestro nell’accostare nei suoi film situazioni comiche tipiche della commedia tradizionale a una pungente e talvolta amara satira di costume che rifletteva perfettamente l’evoluzione della società italiana alle soglie, durante e dopo il boom economico.
L’esposizione, impostata sulla base del Diario futile, una vera e propria opera pop in cui il regista incollava ritagli di giornale, vignette, appunti e foto dei collaboratori, tratterà la filmografia del regista contestualizzandone il periodo storico, sociale e culturale in cui ha operato. La mostra ricostruirà la storia professionale e privata del regista, dall’infanzia fino all’ultima opera cinematografica, attraverso materiale inedito di famiglia, fornito dai figli Enrico e Carlo Vanzina, fotografie, docu-film, cimeli, carteggi, testimonianze dei tanti attori con i quali ha lavorato, da Totò ad Aldo Fabrizi, da Alberto Sordi a Vittorio De Sica, dalla coppia Tognazzi-Vianello a Franchi-Ingrassia, da Renato Pozzetto a Diego Abatantuono, da Mariangela Melato a Monica Vitti, da Enrico Montesano a Gigi Proietti.
Sono previsti incontri ludici e didattici aperti al pubblico, a scuole e accademie dei settori cinematografici e teatrali, proiezioni di film e documentari legati a Steno, giornate dedicate agli archivi collaboranti.
Un volume monografico (distribuito nelle librerie e sul web) seguirà il percorso della mostra con testi autoprodotti dai curatori e fotografie di famiglia e d’archivio.