D’ora in poi quando si parlerà di “chimica” tra due attori protagonisti di un film, si potrà partire da Mr. & Mrs. Smithdel talentuoso regista dalle schizofrenie ottiche e dal ritmo supersonico Doug Liman, realizzatore delle avventure dello “smemorato” agente speciale Jason Bourne nonché del serial tv O.C.. Mr. & Mrs. Smith, lo sappiamo, è un film “montato” dai rotocalchi rosa che hanno campato mesi sulla fine del matrimonio Pitt-Aniston e sul presunto flirt con il primo e Angelina Jolie. Al contrario tuttavia di altri esperimenti del genere, vedi i casi Lopez-Affleck per Amore estremoe McCounaghey-Cruz per Sahara, qui siamo di fronte a un prodotto piuttosto buono, anzi, a dirla tutta, Mr. & Mrs. Smith è un film maledettamente divertente. “Maledetto” perché è una commedia dark, perché si ride tra proiettili e coltelli, tra uccisioni ed esplosioni; divertente perché la coppia più chiacchierata del momento fa davvero scintille, in sintonia su qualsiasi terreno, in una sala da ballo come in mezzo al deserto. Eppure nel film che presumibilmente avrebbe dato il colpo di grazia a Jennifer Aniston e ai suoi sogni materni non c’è solo l’adrenalina di un action-movie ben fatto, ma c’è anche un’attualissima satira sul rapporto coniugale e sulla lotta tra i sessi. Se i Roses Michael Douglas e Kathleen Turner combattevano all’arma bianca, i coniugi del nuovo millennio usano fucili a ripetizione e visori termici, ma alla base c’è sempre un matrimonio che non va. Non è un caso che il film inizi non in un’azione di guerriglia urbana, ma nello studio di un consulente coniugale.
John e Jane, due abilissimi killer a capo di due rivali società specializzate in “eliminazioni”, si sono conosciuti a Bogotà, entrambi in missione. La prima volta si sono finti marito e moglie per salvarsi la pelle, poi ci hanno preso gusto, diventando i letali coniugi Smith. Entrambi ignorano la vera attività del coniuge: John nasconde il suo arsenale nella dependance della villa, mentre l’adorabile mogliettina, da brava donna di casa, tira fuori pistole e fucili dal forno elettrico. E via per un nuovo giorno di lavoro, facendo la gara per chi esce prima dal vialetto di casa. Quando però la competizione li riunisce nelle loro specifiche attività – ai due viene assegnato lo stesso bersaglio – rischiano di ammazzarsi a vicenda. Se pensate di andare a vedere Mr. & Mrs. Smith per trovare un continuo scambio di effusioni tra i due bellissimi scordatevelo, perché il lato divertente è che i due se le danno di santa ragione per buona parte del film, scaraventandosi da una parte all’altra della sala da pranzo, tirandosi qualsiasi cosa capiti a tiro e prendendosi a calci e gomitate con una certa innegabile soddisfazione sul volto. Questo film è l’evidente frutto di un ottimo incastro di talenti: chissà se avessero accettato la parte Nicole Kidman o Catherine Zeta-Jones, interpellate prima della Jolie, e chissà se non ci fosse stato il giovane e talentuoso sceneggiatore di xXx 2 e X-Men 3 Simon Kinberg, come sarebbe andata…
Sebbene il regista Liman abbia espresso qualche timore che il pubblico possa scambiare il suo film in una sorta di “reality show”, la sua opera è talmente vorticosa e coinvolgente che per due ore il pubblico si dimenticherà molto probabilmente dei coniugi Pitt per dedicarsi agli Smith, guadagnandoci forse in stile e simpatia. Forse anche non si porrà attenzione agli inseguimenti su strada, alle sparatorie, alle esplosioni, seppure ad effetto, ma alla messa in scena di una crisi coniugale elevata all’ennesima potenza, di una coppia in fondo molto comune, che non fa sesso…da quanto? Il marito non se lo ricorda più. Interrogato dal consulente coniugale non riesce a quantificare nemmeno da quanto dura il suo matrimonio. Si tratta solo di trovare una strada, una soluzione, non eccelsa e kubrickiana come in Eyes Wide Shut, ma divertente, parodistica, esplosiva, un po’ sadomaso, e alla fine i due possono tornare a fare del sesso con soddisfazione: se lo facciano poi fuori dallo schermo oltre che dentro, lo lasciamo ai tabloid. Noi ci siamo divertiti così.
di Alessio Sperati