Notte. In un tetro bosco una donna viene inseguita da un misterioso individuo. Con queste inquietanti immagini esordisce Cry Wolf, titolo originale dietro cui si nasconde Nickname: Enigmista(probabilmente alla Eagle Pictures hanno pensato bene di bissare il successo di Saw – L’enigmista), thriller giovanilistico diretto da quel Jeff Wadlow che fu tra gli interpreti di Pearl Harbor di Michael Bay, che vede protagonista il giovane Owen (Julian Morris), il quale, cacciato dalla vecchia scuola che frequentava, approda alla Westlake Preparatory Academy, dove, stretta amicizia con Dodger (Lindy Booth), viene a sapere che una ragazza del liceo è stata misteriosamente uccisa. Ciò gli suggerisce, insieme ad altri ragazzi del posto, tra cui la stessa Dodger, di trasferire in rete il gioco di gruppo dell’Enigmista, facendo credere ai connessi che l’assassino sia intenzionato a colpire ancora. Improvvisamente, però, qualcuno che si nasconde sotto il nickname “Enigmista” inizia ad inviare spaventosi messaggi, mentre la gente scompare veramente e Owen, perseguitato da un ignoto tizio il cui volto è coperto da un passamontagna arancione, sembra essere sempre più il diretto responsabile dei misteriosi eventi che si susseguono nella scuola.
Dopo il succitato incipit, il film di Wadlow comincia a somigliare alla soporifera saga horror Brotherhood (in Italia Stirpe di sangue) di David De Coteau, ma, fortunatamente, quella che ci viene raccontata si rivela invece essere una non disprezzabile vicenda ad alta tensione, debitrice più nei confronti di Ripper – Lettera dall’inferno e Black Symphony, che del fin troppo plagiato Scream di Wes Craven. Anche se gli spettatori più esperti non potranno fare a meno di notare somiglianze con Pesce d’aprile, dimenticato slasher-movie diretto nel 1986 da Fred Walton. In conclusione, un frullato di stereotipi horror e thriller abilmente gestito, il quale riserva molta attenzione allo sviluppo dell’intrigo, ponendo in secondo piano gli omicidi e conducendo, senza infamia e senza lode, al colpo di scena finale, in parte prevedibile, anche se viene giocato in modo tale da non deludere lo spettatore. Nel cast anche l’idolo della musica rock Jon Bon Jovi e Jared Padalecki, recentemente visto ne La maschera di cera di Jaume Collet – Serra.
di Francesco Lomuscio