di Giorgio Faletti, Baldini&Castoldi, 2004
Qualora ci fosse bisogno di confermare la poliedricità di Giorgio Faletti, il suo secondo thriller parla chiaro e si staglia a testa alta in mezzo agli specialisti del genere. L’artista astigiano, prematuramente scomparso nel 2014, conferma la sua passione per il genere poliziesco, in particolare per quello a stelle e strisce. In Niente di vero tranne gli occhi un ex tenente della polizia e fratello dell’attuale sindaco di New York ha riconsegnato distintivo e pistola dopo che l’autorevole parente ha causato la morte di una persona in un tragico incidente stradale. Jordan Marsalis si è preso tutta la colpa pensando fosse più importante la carriera del primo cittadino. Ma quando suo nipote viene assassinato, Jordan torna in pista e inizia le indagini.
Il cadavere viene trovato con un pollice in bocca e una coperta incollata sull’orecchio, una posa che ricorda i fumetti Peanuts di Charles Schulz, in particolare il personaggio Linus. La seconda vittima sarà la viziosa regista teatrale Chandelle Stuart che viene ritrovata in una posa che richiama invece il personaggio di Lucy, della stessa serie fumettistica. È ormai chiaro che la mano è la stessa e che dietro gli omicidi c’è un disegno evidentemente da completare.
Nella vicenda si inserisce il commissario romano Maureen Martini, finita sui giornali per aver freddato lo spacciatore Avenir Gallani durante una sparatoria; tuttavia la pistola del morto non viene trovata e a suo carico viene avviata un’indagine interna. Intanto la donna è costretta a subire l’atroce vendetta del fratello del defunto, Arben Gallani, che la rapisce insieme al partner Connor Slave. Slave viene ucciso e lei violentata e la brutalità del criminale è tale da provocarle la perdita della vista. Su consiglio della madre, celebre avvocato di New York, Maureen vola oltreoceano per sottoporsi a un trapianto di cornea. E qui inizia il bello perché la donna non solo torna a vedere, ma vede anche qualcosa che non appartiene al suo vissuto, qualcosa che quegli occhi hanno visto prima che il loro legittimo padrone venisse brutalmente assassinato. C’è qualcosa in comune con il serial killer dei Peanuts? Maureen potrà essere d’aiuto alle indagini di Jordan Marsalis?
Nonostante la connessione Roma/New York a volte possa sembrare un po’ forzata e i molti dialoghi presenti nel libro rallentino molto la lettura, il secondo thriller di Faletti si dimostra costruito su un intreccio solido e intrigante, ricco di particolari espliciti che riescono a catturare l’attenzione del lettore. Il tema del trapianto di cornea ricorda qualcosa, a me ad esempio ha ricordato il thriller cinese The Eye dei fratelli Pang del 2002, ma qui si va oltre e l’operazione chirurgica è solo ciò che permette ai personaggi di interagire.
Faletti si conferma capace di esplorare le zone d’ombra della mente umana, portando alla luce paure, vizi, ossessioni e segreti dei suoi protagonisti. La vicenda coinvolge, ha il sapore di quei polizieschi americani che evidentemente hanno tanto affascinato l’autore e la struttura testuale è quasi una sceneggiatura. Resta il rimpianto per tutto quello che il grande Giorgio avrebbe potuto regalarci ancora.
Dello stesso autore Io uccido, Fuori da un evidente destino, Pochi inutili nascondigli, Io sono Dio, Appunti di un venditore di donne, Tre atti e due tempi, La piuma (postumo), L’ultimo giorno di sole (postumo).