Cavalcando l’onda del rinnovato interesse verso il genere documentaristico e, contemporaneamente, verso gli scavezzacollo Californiani della generazione di John Milius, ecco un altro lavoro della stella dello skateboard verticale Stacy Peralta. In Riding Giants – Surf estremo, Peralta ci accompagna in una storia dello sport che ha creato i miti per i ragazzi dello Zephyr Team di Dogtown, il surf, dalle sue origini nella Polinesia di mille anni fa, alle tracce rinvenute nei diari di James Cook del 1787, ai primi anni del XX secolo, quando un ristretto gruppo di appassionati si spinse alla ricerca dei limiti della propria performance, dell’onda più alta e della tavola più snella e veloce. Greg Noll, surfista degli anni ’50 e ’60 vedeva il suo stile di vita “tutto surf e basta” come una forma di controcultura alla “Easy Rider” ma molto, molto più divertente. Il documentario mette in risalto sia le rivoluzioni tecniche della disciplina surfistica – come l’adozione del legno di balsa e della fibra di vetro – che quelle culturali, rinforzate dalla stampa specializzata, dal cinema e dai mass media in genere.
Scopriremo che l’idea di cavalcare le onde giganti è nata a Makaha, una tranquilla località costiera sul Pacifico dove ogni inverno onde giganti provenienti da Nord Ovest creavano il “surf point” ideale per centinaia di appassionati. Usando le prime tavole “hot curl” senza deriva, lisce e a coda stretta, alcuni personaggi come John Kelly, Wally Froseith e George Downing crearono un centro bohemièn dove si viveva in tenda, si pescava per mangiare e non si faceva altro che cavalcare onde, cadendo in depressione durante le giornate di calma piatta. Passione, ossessione, gioia e pianto, tutta condensato in un’ora e quaranta di cultura surfistica, un vero must per appassionati con bellissime immagini di repertorio.
di Alessio Sperati