Scandalo al Teatro Eliseo . Stefania Rocca e Franco Castellano con Astrid Meloni e la Compagnia del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia sono i protagonisti dal 2 al 14 febbraio a Roma della storia di un amore profondo che travolge gli schemi della società. Una commedia amara, inedita e mai rappresentata prima in Italia, scritta da Arthur Schnitzler con grande e crudele lucidità, ma in punta di penna, con leggerezza, con un dialogo veloce e brillante.
Il figlio di una famiglia dell’alta borghesia si innamora di una ragazza di ben altra estrazione e da questa relazione segreta nasce una creatura. Dopo un grave incidente, prima di morire, lui chiede ai genitori di accogliere in casa la ragazza e il bambino. Stupore e sconcerto, ma poi la famiglia acconsente. All’inizio la ragazza è accolta con calore ma presto gli amici si allontanano, l’ambiente pian piano si riempie di imbarazzo. Quando anche il bambino muore la ragazza è un’estranea in casa. La famiglia affronta lo scandalo, crede di poterne reggere i contraccolpi ma in breve la presenza estranea inizia a suscitare insofferenza perché la straniera è colei che ti mette di fronte alle tue paure, mette in crisi le tue certezze e l’ambiente in cui vivi.
Nell’Italia di oggi o nella Vienna di Schnitzler, il sospetto, l’esclusione e il rifiuto per l’altro sono armi taglienti che mietono vittime. Scritta nel 1898 Das Vermächtnis è un feroce attacco alla società, costruito senza alcuna forzatura grazie alla sapiente costruzione dei dialoghi e delle scene. È dunque antesignana e ancora incisiva la denuncia di Schnitzler, cui il regista Franco Però restituisce respiro e intensità. Quasi senza accorgersene il pubblico è trascinato dentro la commedia e si renderà conto solo alla chiusura del sipario di aver assistito al lucido smascheramento dei lati oscuri e perversi di una società.
Dopo Roma lo spettacolo sarà al Teatro Verdi di Padova (17-21 febbraio), al Verga di Catania (23-28 febbraio), al Duse di Genova (8-13 marzo), al Teatro Sociale di Brescia (16-20 marzo).