A Natale si deve tornare a sognare. E cosa c’è di meglio di una favola classica, adornata di colori smaglianti, dolci musiche, buoni sentimenti, strabilianti effetti speciali, per sguinzagliare la fantasia di grandi e piccini, allontanarli per un po’ dagli infernali aggeggi tecnologici e condurli per mano, nel buio della sala, in antichi mondi incantati. Disney lo rende anche stavolta possibile col nuovo, imperdibile film natalizio Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni, diretto da Lasse Hallström e Joe Johnston, interpretato da Keira Knightley, Mackenzie Foy, Misty Copeland, Helen Mirren, Morgan Freeman.
Un magico racconto di formazione che mischia il dramma, la commedia, la musica, gli effetti speciali e la danza, accompagnati fino ai titoli di coda dalla suggestiva colonna sonora di James Howard registrata a Londra dalla Philharmonia Orchestra, dalle canzoni originali del pianista Lang Lang, dall’emozionante brano Fall on Me cantato da Andrea Bocelli col figlio Matteo, dalle fantastiche scene di danza classica dell’ètoile dell’American Ballet Misty Copeland con l’ucraino Sergei Polunin e 18 ballerini.
Il racconto originale dello Schiaccianoci, trasformato poi anche in balletto con le musiche di Tchaikovsky, ha conquistato l’immaginazione dei lettori di tutto il mondo, ispirando spettacolari adattamenti teatrali che hanno affascinato il pubblico per generazioni. Anche se la storia è molto cambiata negli anni non ha perso il suo fascino anche nel dar vita a questo film entusiasmante , drammatico, commovente e pieno di ottimismo. Ambientato sempre verso la fine dell’Ottocento, con al centro Clara (Mackenzie Foy), una sveglia, ricca e anticonformista quattordicenne con un debole per la scienza e le invenzioni.
Alla vigilia di un triste Natale, il primo dopo la morte della mamma, tra i doni che ha lasciato a lei e ai suoi fratelli c’è un misterioso carillon a forma di uovo sigillato, privo però della chiave. Per recuperarla e scoprirne i segreti la fanciulla viene scaraventata in un fantastico viaggio pieno d’avventura tra quattro mondi sfavillanti e terrificanti. Una sorta di viaggio attraverso il lutto che la mette alla prova ma non le fa perdere la determinazione di risolvere il mistero che sua madre le ha lasciato e ritrovare la sua identità.
Il messaggio, ovviamente positivo, è che l’amore può aiutare a superare ogni perdita, invitando a mettere a frutto il proprio coraggio e il proprio ingegno.