Il MedFilm Festival dedicato al cinema del Mediterraneo torna a Roma dal 9 al 18 novembre al Cinema Savoy,al Museo di arte contemporanea di Roma e al Nuovo Cinema Aquila. “Il cambiamento di oggi non sta dunque in un aumento dei conflitti, ma in un tramonto della conoscenza reciproca, della memoria e soprattutto dello scambio”. È con questa citazione tratta da Il Ciclope di Paolo Rumiz, che prende le mosse questa XXIV edizione, diretta da Giulio Casadei, che indica un rotta sicura a chi navighi in questi periodi così turbolenti, pieni di imprevisti e sorprese, non sempre rassicuranti. Tunisia e Spagna sono i Paesi protagonisti della kermesse che propone 79 film provenienti da 34 paesi, a cominciare dal film siriano in concorso, The Day I Lost My Shadow di Soudade Kaadan, Leone del futuro a Venezia 75. Un’opera potente e poetica che parte dalla Siria di oggi per farsi riflessione universale sulla lotta quotidiana, la dignità e la perdita. A chiudere il festival ci penserà, fuori concorso, il maestro israeliano Amos Gitai con A Tramway in Jerusalem, una commedia umana e politica che osserva, con tagliente ironia, momenti della vita quotidiana di alcuni passeggeri di un viaggio caleidoscopico nella Gerusalemme di oggi.
Dieci i film in concorso, di cui 8 in anteprima italiana, per un viaggio cinematografico tra le due sponde del Mediterraneo che toccherà alcuni aspetti salienti della contemporaneità: Daesh e i foreign fighters, la guerra civile siriana, l’emancipazione femminile, il diritto al lavoro, l’eredità storica del Novecento.
La Tunisia sarà celebrata con il Premio alla Carriera alla produttrice Dora Bouchoucha e con una giornata speciale giovedì 15 novembre, che vedrà in programma Weldi di Mohamed Ben Attia, L’Amour des hommes di Mehdi Ben Attia con una strepitosa Hafsia Herzi e l’anteprima italiana di Tunisia Factory, composto da quattro cortometraggi realizzati da filmmaker tunisini, tra cui l’esordiente Mariem Al Ferjani, l’attrice protagonista di La Belle e le Bestie di Kaouther Ben Hania. La Spagna avrà come ospite l’attrice e ballerina Mónica Garcia, protagonista di Facing the Wind, e una selezione speciale di cortometraggi (tra cui le anteprime italiane di Mi amado, las montañas di Alberto Martín Menacho e Mudanza Contemporánea di Teo Guillem) che racconteranno il dinamismo e la creatività del cinema spagnolo di oggi.
Non mancherà un focus sul nostro cinema indipendente e i suoi autori. Tra i film in programma: Sembra mio figlio di Costanza Quatriglio, Il sogno di Omero di Emiliano Aiello, Talien di Elia Mouatamid e una serata dedicata al lavoro di Stefano Savona, ed in particolare alle sue due opere ambientate in Palestina:Piombo fuso e La strada dei Samouni. Un focus speciale sarà dedicato alla creatività femminile con opere di finzione, documentari, corti, animazione, che raccontano il corpo della donna e la forza propulsiva del desiderio.
In programma anche quattro appuntamenti letterari dedicati al fumetto e alla Graphic novel e un incontro al Macro Asilo sul tema dell’immigrazione nel nostro Paese. Registi, attori e produttori presenti al festival offriranno un’ulteriore, importante, occasione di approfondimento dei temi proposti dai film.