La cultura contro le guerre, il teatro come una grande famiglia per non sentire la solitudine. Lo dice un emozionato Enzo Iacchetti che torna in palcoscenico con Paolo Conticini nell’esilarante commedia Tootsie. Il nuovo musical adattato in italiano da Massimo Romeo Piparo, debutterà al Teatro Lyrick di Assisi il 1 novembre per poi proseguire la sua avventura nel lungo tour che toccherà anche Milano durante le feste di Natale (Teatro Manzoni dal 26 dicembre), Roma (Teatro Sistina dal 13 febbraio 2025) ma anche Napoli, Bari, Udine, Trento, Genova, Varese, Bologna, Reggio Emilia, Firenze, Torino. In un momento in cui si parla tanto di sessismo, patriarcato, identità, questa storia li rappresenta con leggerezza e ironia. Uno spettacolo totalmente femminile, che sottolinea le difficoltà delle donne nel mondo del lavoro, che fa riflettere sul coraggio di rischiare pe emergere, che prova quanta confusione ci sia ancora tra essere e apparire.
«È una parodia dei musical di Broadway – spiega Piparo -, prende in giro il mondo dello showbusiness americano ma anche nostrano, circondato da grande ipocrisia, dove il merito conta ancora troppo poco». Tradurre i testi delle canzoni in italiano non è stato un lavoro semplice, ammette: «C’è un gioco linguistico nei testi originali complicato per mantenerne il senso». Broadway prende spesso grandi film e gli dà una seconda vita in palcoscenico. Anche i nostri ci stanno provando con il cult di Pollak, che stanno provando da giugno con un cast di giovani cantanti, attori, ballerini, bravi e affiatati.
A Conticini l’ardito compito di travestirsi da donna, come fece magistralmente Dustin Hoffman nell’omonimo film del 1982 di Sydney Pollack, passando velocemente dai panni di Michael a quelli di Doroty, con l’aiuto dell’amico Jeff che gli regge il gioco.“E’ una sfida, un personaggio molto difficile con cambi d’abito velocissimi – sottolinea l’attore, già collaudato sul palco del Sistina con i musical Mamma Mia e Full Monty, che non ritiene comunque di essere la risposta italiana al grande Dustin -. Intepreto Michael, un attore di musical puntiglioso ma sfortunato, che vince il provino per un ruolo femminile travestito da donna e dovrà scegliere tra apparire o essere se stesso e togliersi la maschera, due strade che non possono convivere”.
Dal canto suo Iacchetti ironizza sul non dover, nei panni di Jeff, far rimpiangere il grande Bill Murray: «Mi ha chiamato per farmi gli auguri – ridacchia -, non cantavo in palcoscenico dai tempi del Vizietto, ballerò pure – racconta Enzino -, in trentadue anni di Striscia mi sono un po’ arrugginito».