“Quando un paese perde il legame tra la sua storia e il suo abito tradizionale, qualcosa di veramente prezioso è andato perduto”. Per evitarlo e esaltare le differenze, il fotografo peruviano Mario Testino ha viaggiato in una trentina di Paesi nel mondo, immortalando con la sua macchina fotografica la straordinaria ricchezza della cultura del vestire in continua evoluzione. Ne è scaturita una galleria di una settantina di immagini molto suggestive e coloratissime, esposte a Palazzo Bonaparte di Roma fino al 25 agosto nella mostra A beautiful world, curata da Patrick Kinmnth per Arthemisia. Un viaggio che parte dal Perù per snodarsi attraverso Colombia, Messico, Giappone, Myanmar, Mongolia, Kenia, per fissare gli atteggiamenti dei vari popoli, rivelarne tratti comuni e contrasti.
L’abito tradizionale è per lui come un codice a barre per leggere e identificare un popolo, scoprirne le tradizioni, portarne alla luce le caratteristiche più intime. L’ utilizzo del colore esalta l’aspetto esteriore e creativo di tradizioni assai diverse. Nato in Perù con origini irlandesi e italiane, il settantenne ritrattista di celebrità come Kate Moss, Madonna, Naomi Campbell. la principessa Diana, ha reagito alla tendenza all’omologazione globale che cancella identità e comunità, cercando ovunque abiti e costumi originali e immutabili che descrivessero l’identità, il ruolo e il potere di appartenenza. “Ho trovato in Perù un archivio di 150 abiti che, visti tutti insieme, erano un documento del loro tempo e paese -, spiega Testino presentando la mostra -. Ho lottato tanto per mantenere la mia individualità in un mondo che si stava globalizzando e ho trovato nelle tradizioni delle trasgressioni”.
Con il suo studio portatile si è allontanato dalla fotografia di moda per focalizzarsi su costumi tradizionali, indossati con orgoglio dalle genti che continuano a preservarne e tramandarne le origini. E’ dunque riuscito a far emergere nelle pose dei suoi personaggi, siano essi lottatori dell’Uzbekistan o donne turkane dell’Africa, quanto l’abbigliamento tradizionale sia capace di rivelare l’attaccamento ai segni caratteristici delle origini. Un invito allettante a scoprire ciò che accomuna e differenzia i diversi popoli.