Finalmente un film per sensibilizzare i migranti sui rischi del viaggio. Per tentare di arginare la migrazione non programmata e i gravi pericoli connessi. Da un’ idea dell’agenzia di comunicazione Horace, sviluppata per conto dell’Organizzazione Internazionale per le migrazioni (Oim) dal regista Gianni Amelio, è nato Granma, sceneggiato e diretto da Daniele Gaglianone col nigeriano Alfie Nze, prodotto da Gianluca Arcopinto e girato in dieci, durissimi giorni in Nigeria, fra Lagos e il villaggio di Badagry, con troupe e cast locali.
La pellicola breve (35’), che avrà come vetrina internazionale il prossimo Festival di Locarno, è parte integrante della campagna Aware Migrants finanziata dal ministero dell’Interno che attraverso un sito web multilingue (awaremigrants.org ), testimonianze video e audio, musica e social media, vuol mettere in guardia i giovani africani pronti a partire clandestinamente e a caro prezzo per l’Europa in cerca di un futuro migliore, sulle violenze sovrumane, gli abusi, il grande rischio di morte che li attendono, per mano di speculatori delinquenti senza scrupoli.
“In Nigeria le informazioni vere sui rischi non arrivano- spiega Nze, che vive a Milano ed è naturalizzato italiano, presentando il film a Roma -. E’ un paese ricco, eppure sono sempre tanti i giovani dispersi in mare”. “Vogliamo dare informazioni serie, non alterate, per contrastare le menzogne propagandate dai trafficanti – sottolinea Carmelita Ammendola, responsabile relazioni internazionali del dipartimento libertà civili e immigrazione del ministero dell’Interno – . I rischi da affrontare sono atroci, da un anno c’è un sito in rete che suggerisce anche forme alternative per il transito dei migranti in modo legale, destinato a persone che sognano un futuro migliore. Messaggi brevi, veicolati dagli stessi che hanno intrapreso questa pericolosa e durissima strada, perché possano raggiungere il maggior numero di persone attraverso i social, radio e tv africane”.
“E’ una campagna sfidante – aggiunge Giulia Falzo, capo unità migration di Oim -. in Nigeria ho toccato con mano questo fenomeno complesso, cerchiamo di capire cosa c’è dietro per poterlo prevenire”.
Protagonista della pellicola è il nigeriano Jonathan, un giovane cantante hip-hop di Lagos che, avvisato della morte in mare del cugino Momo durante la traversata verso l’Europa, dovrà accompagnare sua nonna a dare la triste notizia alla nonna del cugino che vive in uno sperduto villaggio nel cuore del Paese. Un viaggio che sarà per i due un’occasione di confronto, di crescita, di presa di coscienza. Il brano rap Challenging death della colonna sonora scritta da Nze, interpretato dai due giovani protagonisti del film, ha dato vita a un video musicale diffuso sui social media, soprattutto in Nigeria. “La canzone – sottolinea Gaglianone – rivendica il diritto alla sfida di potersi scegliere il proprio destino”