Da giovedì 4 ottobre nei cinema italiani
L’ingresso nel mondo dei grandi per due ragazzi romani. Gina e Marco viaggiano dalla periferia al centro e contemporaneamente dall’innocenza alla contaminazione. Lei, Gina (Giulia Valentini), ha un appuntamento da un uomo politico che dovrebbe raccomandarla per entrare nel mondo dello spettacolo e lui, Marco (Filippo Scicchitano), è l’autista che deve portarcela. Ma il politico rimanda di ora in ora e i due trascorrono la giornata insieme in giro per la città tra centri commerciali, negozi alla moda, bowling e passeggiate archeologiche.
Un giorno speciale è un film coraggiosamente prodotto dalla sola Palomar e da Carlo Degli Esposti e distribuito in cinquanta copie dalla Lucky Red. Coraggiosamente perché immette un film da cinquanta copie in un mercato che non ha quasi più spazi per proiettare film che non siano Spiderman, Batman o Avatar.
«È un film su due personaggi e sul loro modo di essere – spiega Francesca Comencini – su due ragazzi costretti dal mondo a crescere prima del tempo. Ho cercato di fare un film molto semplice perché penso che la semplicità abbia a che fare con la maturità e visto che è un po’ di tempo che faccio film, ho voluto ricercare l’essenziale». In effetti il film è stato girato con molti attori non professionisti e senza luci di scena, per metà in auto con una macchina da presa molto piccola e per l’altra metà per le vie di Roma (che è la terza protagonista del film).
«Noi registi abbiamo il dovere di ricercare belle immagini da offrire al pubblico perché l’Italia in questo periodo è sommersa da brutte immagini. Penso al festino con le maschere da maiale e dico che nessun regista avrebbe mai potuto immaginare una cosa del genere per rappresentare la politica di oggi. La realtà supera ogni più sfrenata fantasia. Ci sono poi immagini che ci spingono a pensare che sia normale ciò che normale non è. Ecco a me fa incazzare il fatto che mio figlio di 13 anni già sappia il significato della parola escort».
Marco e Gina sono due ragazzi alla loro prima esperienza con un mondo più grande di loro che ha scordato come si sta senza fronzoli, senza abiti da cinquemila euro e senza un lavoro conquistato sopprimendo la propria moralità. Ma cos’è la morale? Esiste ancora? Anche in una giovane ragazza madre di periferia che sogna un futuro diverso per la propria figlia ed è pronta a tutto per farglielo avere? Francesca Comencini racconta la storia di due ragazzi che si conoscono, si fiutano, si scrutano con occhi di traverso e poi si riconoscono l’uno nell’altra con storie non troppo dissimili. E Bigagli ringrazia per aver compreso lo spirito del suo libro e l’anima di quella sua Cenerentola sacrificata al Drago e, in un mondo governato da Draghi fa piacere sapere che ci sia ancora qualche principe azzurro pronto a ribellarsi o, quantomeno, a conservare amorevolmente un paio di scarpe.