Universal distribuisce in Italia “I miserabili”, dal 31 gennaio
Les Miserables, il musical più longevo e di maggior successo nel mondo, tratto dal romanzo di Victor Hugo, porta ora tutta la sua forza in un film epico, coinvolgente, diretto da Tom Hooper (Il discorso del re), nelle sale italiane dal 31 gennaio. Un’affascinante storia di sogni infranti, sacrifici e riscatto, vincitore di tre Golden Globe e ora candidato a 8 Oscar (categoria miglior film, miglior attore protagonista Hugh Jackman, attrice non protagonista con l’intensa Anne Hathaway). Nel cast stellare anche Russell Crowe, Helena Bonham Carter, Amanda Seyfried, Eddie Redmayne, Sacha Baron Cohen, Aaron Tveit.
La storia parte da Tolone nel 1815 e segue le peripezie dell’ex prigioniero Jean Valjean (Jackman) per rifarsi una vita. Condannato a diciannove anni di lavori forzati per aver rubato un pezzo di pane per sfamare il nipote malato, liberato per un’amnistia, scappa infrangendo le regole della libertà vigilata, inseguito per tutta la Francia dallo spietato poliziotto Javert (Crowe). Lo ritroviamo sindaco di una piccola città e ricco imprenditore, con un nome nuovo di zecca che cela la sua passata identità. Si prenderà cura di Cosette, orfana di una sua operaia, come fosse sua figlia. Ma l’integerrimo secondino Javert, convinto che un ladro possa solo perseverare nel male, smaschererà la sua nuova identità. Il loro ultimo scontro avverrà tra le barricate innalzate dai rivoluzionari repubblicani per combattere la monarchia.
Un film senza dialoghi recitati, operazione temeraria ma ottimamente riuscita, grazie alle performance canore dal vivo degli attori e, soprattutto, alla sapiente regia di Tom Hooper che dà tono alla storia di Victor Hugo con inquadrature spettacolari, primi piano, campo e controcampo, e un tocco comico con gli sgangherati, avidi locandieri truffaldini, in cui si calano alla perfezione Helena Bonham Carter e Sacha Baron Cohen.
Un feuilleton con i toni emozionanti del melodramma, che cattura lo spettatore sin dalle prime scene, introdotte dall’imponente ouverture che dà la stura al corso degli eventi, privati e storici (sottolineati da brani come I Dreamed a Dream, Bring Him Home, One Day More, On My Own, Les Misérables). Si seguono col fiato i protagonisti, tra canti d’amore e cori patriottici che incitano alla lotta, partecipando rapiti all’eterno conflitto tra bene e male in cui si perpetra l’eterno duello, in musica, tra Javert e Valjean.