Mai come ora c’è bisogno di emozioni, di storie semplici di vita, di speranza. Ce le porta il cinema con Le petit Piaf , una piccola, tenera, divertente commedia musicale che arriva dalla Francia e sarà nelle sale dal 4 maggio con No.Mad Entertainment. Presentato in anteprima italiana alla 13a edizione di Rendez-Vous, il festival dedicato al cinema francese, diretto e interpretato dall’attore e regista Gérard Jugnot con Marc Lavoine, con il piccolo Soan Arhimann, vincitore dell’edizione francese di The Voice Kids, con Stéfi Celma e Philippe Duquesne , il film vincitore del Premio del Pubblico al Festival Cinéma et Musique de Film de la Baule 2021, è prodotto da Marc-Étienne Schwartz, con la partecipazione di Canal+, Ciné+, France Télévisions e con il sostegno di La Région Réunion.
La storia, divertente e commovente, è ambientata In un villaggio sull’isola della Réunion, dove Nelson, 10 anni, che sogna di diventare un cantante famoso, si è iscritto al programma televisivo Star Kids. La madre tenta di scoraggiarlo ma la sua amica Mia cerca di trovargli un maestro che lo aiuti a prepararsi per la competizione. La scelta ricade su Pierre Leroy, un famoso cantante in profonda crisi esistenziale, che si trova in tournée sull’isola e alloggia nell’albergo dove lavora la madre di Nelson. L’alchimia non è immediata tra Pierre, solitario e disincantato, e Nelson, orgoglioso e ostinato. Il loro unico punto in comune, l’amore per il canto, sarà abbastanza forte da avvicinarli? Abbastanza forte da ridare entusiasmo a Pierre e permettere a Nelson di convincere sua madre che il suo futuro è nel canto?
“È stato il produttore, Marc-Étienne Schwartz, a offrirmi la regia di Le Petit Piaf – ricorda il regista Gérard Jugnot – . Ne ero elettrizzato, la storia doveva svolgersi in Africa ma la mia non conoscenza di questo continente non mi permetteva di sentirmi completamente a mio agio. Fu poi presa la decisione di adattare la trama alla Reunion, che conoscevo un po’ per averci lavorato. Mi sono offerto di riscrivere il tutto in modo che la storia si svolgesse sull’isola… Con Serge Lamadie, uno degli sceneggiatori, abbiamo immaginato questo film, dove tutti i colori, le sensibilità e le culture si mescolano, immettendo anche più elementi di commedia”. E ci è riuscito perfettamente.
“Il film – sottolinea il regista – affronta un tema che mi sta a cuore: l’idea di un uomo che non sta bene e che dà una lezione di vita a un ragazzino e che in cambio ne riceve una. Inoltre, avevo voglia di lavorare insieme a Marc Lavoine, che conosco da tempo. E poi ho avuto un bell’incontro con il piccolo Soan Arhimann, che interpreta il protagonista, un ragazzino meraviglioso, un grande cantante…”.