Un vero e proprio hub artistico a tutto tondo, dove artisti, gallerie, appassionati, insieme alle grandi istituzioni si incontrano per offrire un’esperienza visiva e sensoriale delle molteplici anime della creatività. Dall’astrattismo all’arte povera, dalla digital art all’arte plastica, passando per la scultura, la fotografia, la videoarte, la pittura, le installazioni e la street art Roma si prepara ad accogliere dal 22 al 24 novembre alla Nuvola dell’Eur la quarta edizione di Roma Arte in Nuvola, uno degli appuntamenti più attesi nel panorama dell’arte moderna e contemporanea nazionale e internazionale, ideata e diretta da Alessandro Nicosia con la direzione artistica di Adriana Polveroni, promossa con Eur S.p.A.
Un viaggio tra installazioni, performance, talk, eventi speciali, che apre un dialogo fra moderno e contemporaneo, con particolare visibilità agli espositori del Centro e Sud Italia. Le gallerie rimangono al centro del progetto,affiancate da numerosi eventi collaterali che si svilupperanno nei 14.000 metri quadri di spazio espositivo della Nuvola, divisi tra arte moderna e contemporanea. I visitatori potranno ammirare le mostre di Pietro Consagra, Piero Guccione, Vedovamazzei e la selezione di opere provenienti dal Portogallo, Paese ospite di questa quarta edizione, che esplorerà le nuove avanguardie artistiche. Tra gli artisti esposti: Giorgio Morandi, Fausto Pirandello, Filippo de Pisis, Franco Gentilini, Emilio Isgrò, Alberto Burri, Jannis Kounellis.
La Regione Puglia presenterà un inedito incontro tra Giuseppe De Nittis e Pino Pascali; uno spazio consentirà ai visitatori di immergersi nella produzione di uno dei più grandi artisti italiani di tutti i tempi: Antonio Canova, con esposti 12 busti inediti del maestro veneziano, recentemente ritrovati e restaurati. E ancora, un focus sulle produzioni fotografiche e video di dieci giovani autori che hanno percorso l’intero territorio italiano per raccontare oltre 250 architetture contemporanee. Non mancheranno foto vintage dello studio e delle sculture di Pietro Consagra, con alcuni scatti di Ugo Mulas che ritrae il maestro al lavoro. Esposti anche documenti storici, tra cui gli atti del processo per il disastro del Vajont e le lettere dalla prigionia di Aldo Moro.
Da non perdere le performance con azioni dirompenti che indagano temi legati alle relazioni sociali, ai femminismi, all’ecologia, alla memoria urbana e al recupero delle subculture.