A un anno dalla morte di Paul Walker, vittima di un incidente stradale a soli quarant’anni durante le riprese del film, l’attore “resuscita” in Fast & Furious 7 che Universal Pictures porta sui nostri schermi dal 2 aprile. Come sempre al suo fianco Vin Diesel, Dwayne Johnson,Michelle Rodriguez, Tyrese Gibson, Jason Statham,Jordana Brewster, Elsa Pataky, Ludacris , Kurt Russell,Djimon Hounsou, Tony Jaa, Lucas Black, Ronda Rousey.
Il nuovo avvincente capitolo della serie, inaugurata nel 2001 da Rob Cohen, è diretto dal trentottenne James Wan, regista di film horror low budget di successo, che riceve il testimone da Justin Lin regista degli ultimi quattro episodi. Il risultato sono due ore di adrenalinico divertimento di fronte ad azioni mozzafiato, scandite dalle suggestive musiche di Brian Tyler. Vin Diesel, coproduttore della serie, punta anche stavolta sull’attaccamento alla famiglia, un tema a lui caro, che “umanizza” una saga nata per coinvolgere il pubblico soprattutto in avventure rocambolesche.
In questo settimo capitolo Deckard Shaw, per vendicare il fratello Owen ridotto in fin di vita, scatena la caccia a Dom Toretto e ai suoi amici Roman, Tej, Letty, Brian e Mia. Anche l’agente Hobbs è sotto tiro, ma la Cia è pronta a fornire a Dom e al suo team gli strumenti necessari per eliminare Shaw. Prima però devono liberare un misterioso hacker, rapito da un gruppo di terroristi, che ha creato L’occhio di Dio, un congegno capace di localizzare chiunque in ogni parte del mondo in tempo reale.
La storia prende le mosse in California, si sposta sui monti del Caucaso, approda negli Emirati e si conclude a Los Angeles tra automobili che volano da un edificio all’altro, salvataggi al limite di infernali strapiombi, inarrestabili combattimenti mozzafiato all’ultima pallottola.
Crea emozione vedere Walker nei panni di Brian O’Conner fino alla fine del film. Per poter girare alcune scene anche dopo la sua tragica morte i suoi due fratelli si sono prestati come controfigure. Il regista però non svela quanto sia stato ricostruito con computer graphics e quante scene siano state girate effettivamente dall’attore. Quel che è certo è che per lui è stata l’ultima corsa. Ma, come dice Dom Toretto “un addio non è mai per sempre”.