Dal 3 all’8 giugno apre i battenti il Festival internazionale del Cinema di Pompei, con la direzione artistica di Enrico Vanzina e la gestione progettuale di Annarita Borelli. Un evento che nasce per esplorare e celebrare le diverse identità culturali del nostro pianeta. Una esperienza immersiva che unirà il cinema a turismo, moda, comunicazione e arti visive, con l’obiettivo di esaltare e custodire le radici culturali, italiane e internazionali.
Pompei, simbolo eterno di bellezza e memoria storica, diventa l’emblema perfetto per un evento che guarda al cinema come una chiave per connettere passato e futuro. In programma lungometraggi internazionali, cortometraggi sul territorio campano con storie ispirate alle tradizioni locali. Tra le novità, la sezione dedicata ai film in formato verticale, molto amati sui social media. Non mancherà un laboratorio creativo per la realizzazione di un film in tempo reale, coinvolgendo pubblico e professionisti.
Da non perdere le retrospettive con proiezioni e incontri con gli autori, i film o docufilm di carattere archeologico, “Cinema e linguaggio”, con la partecipazione di luminari dell’Accademia della Crusca; “Cinema e turismo”, sul dialogo tra arte cinematografica e promozione territoriale; “Cinema e costume”, sul rapporto fra cinema e moda italiana.
La sfida è riuscire a bilanciare l’approccio contemporaneo, che abbraccia inevitabilmente una dimensione globale e tecnologica, con la necessità di mantenere un legame profondo con le nostre radici. “Vogliamo portare avanti un racconto che non perda di vista da dove veniamo – spiega Vanzina -, valorizzando l’unicità delle esperienze locali, storiche e culturali, senza cadere nella trappola della standardizzazione. Questo festival vuole essere uno spazio per riflettere su come l’identità possa evolversi senza dissolversi nella globalizzazione, creando nuove connessioni senza dimenticare le proprie origini”.