
Raccontare una storia d’amore è forse più difficile che viverla. Valerio Mastandrea ci ha messo un anno e mezzo per scrivere con Enrico Audenino Nonostante, suo secondo film da regista, nelle sale dal 27 marzo con BIM. Ne è anche il protagonista con Dolores Fonzi al fianco di Lino Musella, Laura Morante, Justin Alexander Korovkin. L’artista romano si fa mille domande su chi siamo quando la morte è vicina ma la vita ancora non ci lascia, se l’amore può farci tornare a vivere, su dove andiamo, chi incontriamo, quando rimaniamo sospesi in quel limbo. In sostanza, ha creato un’originale, spiazzante commedia esistenziale sull’ignoto.
“Questa storia contiene così tante sfaccettature da creare riflessioni che non avevamo contemplato in fase di scrittura – spiega -. Non pensavamo di aver fatto un film così spirituale, è una semplice storia d’amore che si svolge durante una vita nella non vita. E’ solo una storia d’amore tra due che stanno in coma”.
La pellicola ruota intorno a un uomo che trascorre serenamente le sue giornate in ospedale. E’ in coma, vive senza responsabilità e problemi. Tutto cambia quando una donna, anche lei in coma, gli ruba la stanza e il letto. Inizialmente tra i due sembrano esserci solo dissapori, ma ben presto la diffidenza si trasforma in amicizia e poi in un sentimento più profondo e irrazionale.
“Parlando con un medico specialista abbiamo capito che non saremmo mai potuti entrare in quel mondo. Volevamo solo inserire i nostri personaggi in un contesto in cui il reale valore delle emozioni potesse emergere meglio. Il cinema permette anche di giocare, senza superficialità, con le situazioni che possono diventare uno strumento utile per arrivare a raccontare altro”.
La pellicola suscita molti interrogativi, sulla vita dopo la morte, sul passare del tempo, sul valore della memoria ma, soprattutto, spiega Mastandrea, “su quanto coraggio serva per affrontare un sentimento come l’amore, con tutte le emozioni che comporta”.