
La Regione Lazio, in collaborazione con Arsial, porta a Vinitaly 2025 il meglio della sua produzione enologica: un mosaico di territori, vitigni e saperi che esprime l’identità dei propri territori e il dinamismo di un settore in grande crescita. Alla 32a edizione, che si svolgerà a Verona dal 27 al 31 marzo, saranno presenti 59 aziende vitivinicole laziali e 3 consorzi di tutela (Roma DOC, Cesanese del Piglio DOCG e Frascati). A testimoniare la vivacità e la ricchezza del comparto figurano anche due brand specializzati nella produzione di spirits, espressione dell’arte della distillazione laziale.
Situato all’ingresso Cangrande, il padiglione del Lazio si estende su 2.450 mq, con un ampliamento del 20% rispetto all’edizione precedente. Il progetto architettonico, firmato Westway Architects, trae ispirazione dagli antichi acquedotti romani, coniugando design contemporaneo e richiami alla storia millenaria della regione. Il cuore nevralgico del padiglione, la navata centrale, è articolato in due livelli: il piano inferiore, che ospiterà la lounge istituzionale, gli stand delle aziende partecipanti e dei partner e il piano superiore, dove saranno allestite due sale per le masterclass e un’area ristorazione. Un avanzato sistema di comunicazione integrata collegherà i due livelli: il grande ledwall posizionato all’ingresso, trasmetterà in tempo reale gli eventi del piano superiore, alternandoli a contenuti dedicati ai territori e ai vini della regione.
Il concept scelto per la partecipazione a Vinitaly 2025 è Lazio Monumental Tast, un invito a scoprire la regione attraverso il gusto, che esprime la storia, la cultura e la sua grande tradizione enologica. Un’identità molto forte, che può essere raccontata in maniera affascinante proprio attraverso il vino, in un viaggio simbolico tra radici millenarie e slanci innovativi, che testimoniano l’evoluzione di un territorio che sa custodire il passato e interpretare il futuro.