Dov’è l’uomo? Dietro a cosa può nascondersi e di cosa ha bisogno per mostrarsi senza paura? Sono queste le domande ancora attuali poste da Luigi Pirandello con le sue opere. In occasione delle celebrazioni per il 90° anniversario del Premio Nobel a lui assegnato per la letteratura, Michele Placido ritorna in teatro con Pirandello. Trilogia di un visionario, in tour in tutta Italia fino al 28 marzo.
Un viaggio nel mondo del grande poeta italiano che abbraccia tre delle sue opere più iconiche, L’uomo dal fiore in bocca, La Carriola e Sgombero, adattate, dirette e interpretate dallo stesso Placido insieme agli attori Valentina Bartolo, Paolo Gattini e Brunella Platania, che offre una prospettiva unica su Pirandello, celebrando la maestria di un autore che ha saputo sondare le profondità dell’animo umano, riuscendo a fondere umorismo, amara leggerezza e una tenace ricerca di poesia, anche negli angoli più bui della mente umana, laddove le maschere cadono e lasciano spazio ai sentimenti più puri dell’inconscio.
Pirandello parla della condizione umana con una lucidità in grado di restituirci un dipinto dell’uomo dolorosamente vero e sempre nuovo con una chirurgica scelta di ogni parola, che risulta non solo universale, ma senza tempo e senza il più lontano accenno di retorica. Un’esplorazione, attraverso una leggerezza drammaturgica solo apparente, del percorso di ricerca che l’autore ha intrapreso per tutta la sua vita, segnata da eventi familiari che hanno profondamente influenzato e plasmato la sua produzione. Risulta attualissimo, potente, spiazzante, in grado di generare dubbi laddove pensiamo di avere granitiche certezze.