
Per la Pasqua 2025 nell’anno del Giubileo, a Roma non poteva mancare “Jesus Christ Superstar”, il titolo più famoso tra le Opere Rock, capolavoro di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice, che torna in scena dal 17 aprile al Teatro Sistina nella storica versione in lingua originale di Massimo Romeo Piparo. L’allestimento spettacolare, la potenza della musica, il messaggio rivoluzionario di fratellanza attraverso il racconto della passione di un uomo-simbolo come Gesù, ora più che mai attuale, è un concentrato di bellezza ed energia che supera ogni confine.
Prodotto dalla PeepArrow Entertainment, lo spettacolo, in inglese, con l’ Orchestra dal vivo diretta dal Maestro Emanuele Friello, vedrà sul palco Luca Gaudiano nel ruolo di Gesù, Beatrice Baldaccini (Maria Maddalena), Feisal Bonciani (Giuda), Luca Buttiglieri (Erode), Claudio Compagno (Pilato), Giorgio Adamo (Simone), Mattia Braghero (Hannas), Davide Tagliamento (Caifa), Gianluca Pilla (Pietro) ed un ricco cast di artisti tra ballerini, acrobati, trampolieri e mangiafuoco.
Questa opera è diventata un mito che non va assolutamente dissacrato, re-interpretato, elaborato: va rispettato, omaggiato, celebrato, sostiene Piparo che, con la stessa emozione di quel lontano 1994, ogni sera rinnova la magia di quel rito. “Un mito eterno per un popolo che ancora oggi non ha smesso di subire il proprio martirio ma ha visto moltiplicarsi la serie di martiri diretti o indiretti – commenta -: si continua a morire perché altrove, in questa terra, è deciso così. Non cercate di trovare segni in questa messinscena, né confronti con epoche, fasi storiche: c’è l’eterno, intramontabile senso di angoscia per un’umanità che da sempre elegge i propri messia per poi mandarli al martirio, crea i propri miti per poi distruggerli, professa la propria ideologia per prontamente rinnegarla”.