Prova a prendermi va a teatro. La storia vera di Frank Abagnale Junior e di come negli anni ’60 riuscì a imbrogliare l’America (banche, compagnie aeree, ospedali, alberghi…) arriva per la prima volta nei teatri italiani con il musical Prova a prendermi, tratto dal film cult con DiCaprio e Tom Hanks, con orchestra dal vivo. Sarà in scena al Teatro Nazionale di Milano dal 27 Febbraio al 16 Marzo e al Teatro Brancaccio di Roma dal 19 Marzo al 6 Aprile.
A dare voce e corpo ai divi del grande schermo, ci saranno Claudio Castrogiovanni che interpreterà Carl Hanratty(ruolo che fu al cinema di Tom Hanks), Tommaso Cassissa nel camaleontico ruolo che fu di DiCaprio e Simone Montedoro sarà il padre di Frank Abagnale (ruolo cesellato dal premio Oscar Christopher Walken).
L’adattamento e la regia dello spettacolo sono affidati a Piero Di Blasio; Rita Pivano curerà le coreografie sulle musiche originali dei favolosi anni ’60 americani suonate dal vivo da una splendida orchestra jazz/swing diretta dal maestro Angelo Racz.
Il film del 2002 è stato campione di incassi superando i 350 milioni di dollari in tutto il mondo. Ha riunito star di primordine come Di Caprio, Tom Hanks e Christopher Walken sotto la vorticosa regia di Steven Spielberg. Nel 2012, la storia di Frank Abagnale Junior approda a Broadway con Aaron Tveit, Norbert Leo Butz e Tom Wopat. Il racconto del giovane truffatore, arrestato dall’Agente dell’FBI (e poi amico) Carl Hanratty, è stato preso e adattato per il teatro grazie alla maestria dei più illustri compositori e scrittori americani: Terence McNally al libretto e Marc Shaiman e Scott Wittman per testi e musiche.
L’idea del regista è quella di giocare su due piani narrativi completamente diversi: il falso e il vero, dove il falso è la tv e il vero è la vita. “Lo show si apre in una sala d’aspetto di un aeroporto per poi approdare in uno show televisivo anni ’60, per sbirciare dentro l’anima di tutti i personaggi che raccontano la storia -spiega Di Blasio -. Si ride dei difetti, ma anche delle virtù, delle manie e delle ostentazioni, degli opposti e delle attrazioni, ma soprattutto si ride con e della vita”.